22 Settembre 2025 - 09:48:17
di Redazione
Assemblea pubblica, questa mattina nel polo scolastico di Collesapone, dell’Unione degli studenti che ha aderito allo sciopero generale nazionale indetto dai sindacati in solidarietà al popolo palestinese.
L’Italia scende oggi, infatti, in piazza per Gaza con manifestazioni in oltre 80 città.
«Ci siamo attivati nel nostro territorio organizzando un’assemblea pubblica estesa a tutti gli studenti che prenderanno parte a questa iniziativa, dando loro modo di dimostrare il proprio supporto – scrive Uds – Ribadiamo quanto per noi sia fondamentale che la comunità studentesca riesca a trovare spazio in questa lotta. Non possiamo accettare un’istruzione e un governo che ci vogliano omertosi di fronte a un genocidio che da troppo tempo continua a essere perpetrato con ferocia e totale disumanità. Non possiamo accettare che tutto questo avvenga sotto i nostri occhi. Noi rappresentiamo il futuro, e il futuro che vogliamo portare avanti è quello di una Palestina libera dalla repressione, libera di esistere e vivere.
Ogni giorno continuano a morire civili: lavoratori, pensionati, studenti e persino bambini».
«Lo scenario agghiacciante che ci si presenta ci porta su un unico fronte, quello del dissenso. Dissenso contro il nostro Paese, l’Italia; verso l’Europa e verso gli Stati Uniti, complici dello Stato d’Israele. Sotto la guida del governo Meloni, i finanziamenti destinati agli armamenti per Israele non mancano. Armamenti con un unico fine: la morte – aggiunge Uds- Date le premesse, abbiamo strutturato un’assemblea per parlare della situazione palestinese e creare uno spazio di confronto e dialogo fra i studenti dei vari istituti».
«Porteremo degli interventi con parentesi istruttorie su tutte le attualità del caso e in seguito ci sarà anche un momento di open mic, così da lasciare un’area di dialogo a tutti i partecipanti. Abbiamo pensato di attivarci all’interno delle scuole anche per tutti gli studenti che non avranno modo di prendere parte alla nostra iniziativa, invitandoli a fare un minuto di rumore in tutte le aule dei vari istituti alle 11:30, in segno di partecipazione. Condanniamo tutti coloro che rimangono, e rimarranno, in silenzio davanti a questa
ingiustizia umana e che utilizzeranno l’oppressione per tentare di soffocare le nostre grida di lotta. Un altro mondo è possibile».