23 Settembre 2025 - 15:57:14
di Martina Colabianchi
Alla fine di agosto, il Partito democratico dell’Aquila aveva lanciato un allarme sulle possibili criticità sulla viabilità cittadina che sarebbe derivata prima dal cantiere, e poi dalla compiuta realizzazione, del parcheggio all’ex caserma Rossi ed annessa rotatoria per l’accesso.
Ad inizio anno scolastico, complice la prima vera giornata di pioggia, la città è rimasta paralizzata per ore, con il traffico completamente congestionato all’ingresso ad est verso il centro storico.
Proprio a fine estate, i dem cittadini avevano chiesto di valutare soluzioni progettuali alternative rispetto al cantiere avviato, che aveva oltretutto provocato aspre polemiche da parte di associazioni, cittadini e opposizioni politiche in seguito al taglio di alcuni alberi al parco Polsinelli.
«Lo avevamo già chiesto mesi prima, a dire il vero; avevamo sottolineato come fosse in gioco il futuro della mobilità dell’intera città, e non soltanto un parcheggio: per questo, avevamo chiesto di riportare la questione innanzi alla competente Commissione consiliare. Ovviamente, la maggioranza non ha voluto ascoltarci», scrivono in una nota.
La situazione del traffico andrà solo a peggiorare, secondo i dem, quando i lavori per il parcheggio saranno conclusi. «Una scelta insensata – scrivono -. Con le auto, i pullman, le moto in entrata e uscita dalla ex Caserma Rossi, in un’area già nevralgica e trafficata, ci sarà la paralisi quotidiana che si aggraverà con le persone a piedi che dal parcheggio si recheranno in centro. Se si aggiunge che, col progetto approvato dalla Giunta, si è deciso di eliminare la piccola complanare che dava respiro al traffico davanti l’ingresso della Caserma, si comprende bene come la situazione rischi di farsi insostenibile».
«Non si può pensare di paralizzare una città per dare risposte improvvisate ad un problema che esiste, quello dei parcheggi a servizio del centro storico, ma che la destra – tra un annuncio e l’altro – non è stata in grado di affrontare con la dovuta pianificazione. E d’altra parte, non si possono cantierizzare lavori senza considerare le opere già in corso in altre zone: stamane, il traffico era impazzito anche per le lunghe code che, quotidianamente, bloccano il traffico dalla villa comunale verso via XX Settembre – proseguono -. Un disastro annunciato, che racconta della mancata programmazione e gestione dei cantieri, dell’improvvisazione di una amministrazione che governa senza una idea, senza un progetto di largo respiro, a colpi di annunci spot e di interventi in emergenza per mettere una pezza ai problemi che si manifestano giorno dopo giorno».
Questa situazione, secondo il Pd cittadino, non fa altro che acuire i problemi relativi allo spostamento in città a causa di un servizio pubblico poco efficace ed efficiente. E proprio di trasporti si era parlato alla Festa dell’Unità conclusasi domenica, quando in collaborazione con Fiab e con i cittadini che hanno partecipato al laboratorio ‘Spazio comune’ del circolo Pd L’Aquila centro, è stata lanciata una proposta «concreta, sostenibile e immediatamente attuabile per la riorganizzazione del trasporto pubblico locale che non prevede ulteriori impegni di spesa da parte di Ama».
In sostanza, la riorganizzazione prevede innanzitutto uno snellimento nelle linee, che da 1,2,3,4 est ed ovest, diventano solo A e B. Queste due linee, la prima con cadenza di 20 minuti e la seconda di 30, andrebbero a toccare tutti i punti di interesse della città, per quanto riguarda la A, mentre la B si concentrerebbe sulla zona a nord della Statale 80.
In particolare, gli autobus toccherebbero il terminal bus di Collemaggio, fontana luminosa, MySuite, ospedale e polo universitario di Coppito, centro commerciale L’Aquilone e stazione FS centrale.
La linea A sarebbe un’estensione delle attuali navette Est/Ovest che percorrerebbe ugualmente un anello, ma arrivando però anche all’ospedale e all’Aquilone e percorrendo anche la S.S. 17, come nella linea 2 odierna.
La linea B offrirebbe un servizio continuo, sempre ad anello, nella parte urbana a nord della Statale 80. Questa linea andrebbe a intersecare la linea A nei nodi di fontana luminosa, MySuite e ospedale. Avrebbe una lunghezza di circa 26 km, percorribile in poco più di un’ora.
«Speriamo che, almeno su questa proposta, ci possa essere un ascolto attento dell’amministrazione comunale – concludono i dem -. E’ tempo di iniziare a pensare alla vivibilità quotidiana della città: servono interventi concreti, dalla razionalizzazione e il potenziamento delle linee dei bus urbani alla diffusione del servizio di scuolabus, dalla realizzazione di piste ciclabili alla realizzazione di parcheggi di scambio. Meno palchi, meno spettacoli da migliaia di euro, pranzi luculliani per pochi finanziati con soldi pubblici, viaggi all’estero a spese delle cittadine e dei cittadini per raccontare una città che non c’è, e più vivibilità».