25 Settembre 2025 - 16:28:10

di Martina Colabianchi

Una sentenza del tribunale di Chieti ha dichiarato, nuovamente, la condotta della società Aquila Spa antisindacale, accogliendo integralmente il ricordo presentato dalla Filcams Cgil di Chieti, che ha convocato sul tema una conferenza stampa.

Si tratta della seconda condanna nel giro di pochi mesi.

La sentenza, emessa in riferimento alle azioni dell’azienda in occasione dello sciopero indetto per il 25 luglio 2025, individua una serie di gravi violazioni che avrebbero impedito l’esercizio del diritto di sciopero.

La società, operante nel settore della vigilanza privata, è stata ritenuta colpevole di aver violato le norme a tutela dell’azione sindacale. Nel dettaglio, il giudice ha censurato Il rifiuto ingiustificato di avviare qualsiasi confronto con il sindacato per definire i servizi minimi essenziali e i criteri di assegnazione del personale; la pratica illegittima di richiedere a lavoratori e sindacato di comunicare preventivamente l’adesione allo sciopero; la mancata comunicazione tempestiva dei nominativi dei lavoratori designati ai servizi essenziali minimi; l’assegnazione di contingenti di personale eccessivi e sproporzionati, ben al di là della quota del 50% prevista per legge, includendo anche servizi non essenziali come il trasporto valori per la grande distribuzione.

«Queste condotte, nel loro complesso, hanno creato un clima di intimidazione e timore tra i lavoratori, come dimostrato platealmente dal fatto che, a causa di queste pressioni, solo un dipendente si è sentito libero di esercitare il proprio diritto – dichiara Daniela Primiterra, segretaria Generale Filcams Cgil Chieti – il Tribunale ha stabilito che il comportamento di Aquila S.p.A. ha oggettivamente leso gli interessi collettivi del sindacato, anche in assenza di uno specifico intento lesivo».

«Questa sentenza rappresenta una vittoria importantissima per tutti i lavoratori e per la libertà sindacale – dichiara il coordinatore della Filcams Cgil Abruzzo Molise Lucio Cipollini -. Il Tribunale ha riconosciuto quello che denunciavamo da tempo: Aquila S.p.A. ha messo in atto un sistema di pressioni per limitare un diritto costituzionale fondamentale come lo sciopero. La condanna alla pubblicazione della sentenza è un monito chiaro a tutte le aziende che pensano di poter calpestare i diritti dei lavoratori. Ora pretendiamo l’immediato rispetto di quanto stabilito dal Giudice e che si apra finalmente un confronto serio e rispettoso a partire dalla questione delle ferie e dei riposi, altrimenti non escludiamo un nuovo sciopero».