Vincenzo Menna su Strada Statale 650 "Trignina"

30 Settembre 2025 - 09:58:31

«La Strada Statale 650 “Trignina” – dichiara il consigliere regionale
Vincenzo Menna – continua purtroppo ad essere una delle arterie più
pericolose d’Italia, teatro di incidenti gravi e troppo spesso mortali.
Già lo scorso 11 marzo avevo scritto ad Anas per segnalare le criticità
e proporre soluzioni concrete e immediatamente realizzabili, come
l’installazione di autovelox fissi e sorpassometri nei tratti più
pericolosi. Allora la mia era quasi una voce fuori dal coro: mentre
molti si limitavano a chiedere interventi generici, io ho indicato
misure precise e sostenibili, nella convinzione che la sicurezza non
possa essere affidata solo a grandi opere di lungo periodo ma debba
essere garantita anche con strumenti rapidi ed efficaci».
Da allora, attorno a questa battaglia si è formato un fronte sempre più
largo. Colleghi consiglieri regionali abruzzesi hanno condiviso
l’urgenza delle proposte e, soprattutto, si è aperta una collaborazione
importante con i rappresentanti istituzionali del vicino Molise, che
vive le stesse difficoltà lungo un’arteria che unisce i territori e
sostiene gran parte del traffico merci e passeggeri tra l’Adriatico e il
Tirreno. Inoltre va dato il merito al sindaco di Dogliola, Giovanni
Giammichele di aver smosso ulteriormente le acque e dato un’accelerata
tanto che ora anche assessori e consiglieri molisani hanno chiesto
insieme a noi un incontro con il Ministero delle Infrastrutture,
portando la questione ad un livello nazionale. Anche le Camere di
Commercio delle due regioni, insieme a quelle di Lazio e Campania, hanno
promosso un protocollo d’intesa per inserire la Trignina in un più ampio
progetto di mobilità trasversale, a conferma che la sicurezza di questa
strada non è più una rivendicazione locale ma un’esigenza strategica per
l’intero Centro-Sud.
In questi mesi purtroppo non sono mancati nuovi episodi tragici. Ad
agosto un giovane di 31 anni ha perso la vita in un frontale al confine
tra Abruzzo e Molise; a marzo sei persone sono rimaste ferite, una
gravemente, in un incidente con tre mezzi a Fresagrandinaria; e numerosi
altri scontri e fuoriuscite di strada hanno confermato quanto questa
statale sia ormai inadeguata a sopportare l’attuale volume di traffico.
«Ogni volta che la cronaca ci riporta queste notizie – sottolinea Menna
– cresce l’amarezza per non aver visto ancora applicate misure che
sarebbero in grado di salvare vite. E cresce la determinazione a non
abbassare la guardia».
Oggi, grazie anche a questa pressione, arrivano i primi segnali
incoraggianti: Anas ha istituito un tavolo tecnico permanente per la
sicurezza sulla Trignina e il Ministero ha mostrato una nuova
attenzione. È stato avviato un percorso per programmare gli interventi e
definire il piano per il tratto Trivento-San Salvo. È un passo avanti
importante, che accogliamo con favore, ma che non deve farci abbassare
la soglia di attenzione. «Il raddoppio delle corsie – ricorda Menna –
resta la soluzione strutturale e definitiva per mettere in sicurezza
questa arteria. È un obiettivo che ho posto con chiarezza e che oggi è
finalmente condiviso da più parti. Siamo consapevoli che si tratta di un
progetto complesso, che richiede tempo, risorse e un impegno forte da
parte dello Stato. Proprio per questo non possiamo limitarci ad
aspettare: mentre lavoriamo al raddoppio, dobbiamo adottare subito
misure concrete come gli autovelox, i sorpassometri, l’illuminazione
degli svincoli e un rafforzamento dei controlli su strada».
La Trignina, conclude Menna, non è solo una strada: è la via quotidiana
di lavoratori, studenti, famiglie, imprese. «È la spina dorsale della
mobilità tra Abruzzo e Molise e, in prospettiva, del collegamento tra
Adriatico e Tirreno. Per questo non possiamo permetterci ulteriori
ritardi. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto e su questo
continuerò a dare battaglia, insieme ai colleghi delle due regioni e
alle comunità locali, finché non vedremo realizzati interventi
all’altezza delle esigenze dei nostri territori».