01 Ottobre 2025 - 15:33:14

di Martina Colabianchi

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha accolto in Giordania personalmente 39 tra studenti, ricercatori e visiting professor palestinesi che arriveranno in Italia per proseguire il percorso accademico nelle università italiane.

Tra gli atenei che ospiteranno studenti e professori, anche l’Università degli Studi dell’Aquila. Il gruppo più numeroso, quattordici, all’Università degli Studi di Milano; otto all’Università degli Studi di Siena; due all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e due all’Università degli Studi della Tuscia. Due andranno all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, altri due all’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari e due all’Università degli Studi di Padova. Gli altri si distribuiranno tra l’Università degli Studi di Ferrara, l’Università degli Studi di Trieste, l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Università degli Studi di Parma, l’Università degli Studi di Pisa, l’Università degli Studi di Milano Bicocca e l’Università degli Studi di Pavia, con un posto ciascuno.

Insieme al ministro Bernini, anche il Capo Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che ha curato la missione organizzata con un volo della Guardia di Finanza, e la rettrice dell’Università La Sapienza di Roma, Antonella Polimeni.

«È un impegno – ha dichiarato il ministro che va oltre i confini delle aule e che ci ricorda quanto la cultura e la scienza possano essere leve straordinarie di crescita umana e civile. Un grazie sincero a chi ha reso possibile tutto questo: il Ministero degli Esteri, la Conferenza dei Rettori, la Protezione Civile e la Guardia di Finanza, che hanno lavorato insieme per dare corpo a un progetto che rappresenta la speranza per molti studenti».

Il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha sottolineato come «Ormai da più di un anno il Dipartimento della protezione civile, nell’ambito del Meccanismo Unionale, sta coordinando il trasporto in Italia di minori palestinesi, malati o feriti, che raggiungono il nostro Paese per ricevere le migliori cure possibili. Oggi, invece, stiamo utilizzando, per la prima volta, questa macchina organizzativa per il trasferimento di studenti universitari che proseguiranno il loro percorso accademico in atenei italiani. Un’operazione che, dunque, non solo ha un importante risvolto umanitario ma che ricorda a tutti noi l’importanza della formazione e il valore delle competenze anche come volano per il dialogo tra realtà diverse che la scienza riesce ad unire in un’unica lingua».

L’arrivo di questi studenti fa parte del programma Iupals – Italian Universities for Palestinian Students, ideato dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e realizzato in collaborazione con il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), il ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme. L’iniziativa, che prevede complessivamente 150 borse di studio da parte di 35 università italiane, offre alle studentesse e agli studenti palestinesi l’opportunità di intraprendere un intero ciclo universitario nel nostro Paese e rafforza la cooperazione accademica tra Italia e Palestina.