02 Ottobre 2025 - 16:14:15

di Angelo Liberatore

Sit in davanti l’ingresso del rettorato del Gran Sasso Science Institute in via Iacobucci, poi assemblee aperte sia al Gssi che all’Università degli studi dell’Aquila, nella sede del dipartimento di Scienze Umane in viale Nizza.

Il Capoluogo abruzzese prende posizione in maniera netta sulla questione palestinese e sul blocco, da parte di Israele, della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla. “Blocchiamo tutto” uno degli slogan che rimbalza con più frequenza, e va ad anticipare quello che accadrà domani, con lo sciopero generale convocato dai sindacati a livello nazionale. A L’Aquila, in particolare, sarà previsto un corteo con ritrovo e partenza nella zona del polo scolastico di Colle Sapone e poi arrivo alla Villa Comunale.

E in vista dello sciopero generale di domani non è solo l’ambito universitario a mobilitarsi, ma anche la politica locale aquilana fa sentire la sua voce. Con le componenti di minoranza in Consiglio comunale che, il giorno dopo la bocciatura di un documento pro Palestina e in supporto della Global Sumud Flotilla, stigmatizzano il comportamento del centrodestra, aquilano ma non solo.

«Il tema del popolo palestinese, il tema del genocidio in atto, il tema dell’interruzione di ogni rapporto politico, civile e diplomatico con Israele sono questioni fondamentali – spiega la consigliera comunale di L’Aquila Coraggiosa Simona Giannangeli, che poi prosegue – il governo Meloni resta sordo; è grave quello che sta accadendo così come è grave che questa Assise, questa maggioranza di destra, abbia deciso di bocciare, peraltro con delle argomentazioni veramente risibili, un ordine del giorno che invece portava all’affermazione di un principio di giustizia, di rispetto del diritto internazionale e del legittimo riconoscimento dello Stato di Palestina». Le minoranze comunali aquilane hanno confermato l’adesione allo sciopero di domani e rilanciato l’impegno, anche nel più lungo periodo, a non far spegnere i riflettori su quanto sta accadendo a Gaza.

«L’impegno continuerà – spiega Simona Giannangeli – non ci fermeremo e presenteremo, laddove riterremo necessario e sicuramente sarà così, altri ordini del giorno ed altre mozioni, e saremo ovunque ci sarà necessità di manifestare e di professare il nostro sostegno alla causa del popolo palestinese».