07 Ottobre 2025 - 18:55:22

di Tommaso Cotellessa

La Regione Abruzzo ha pubblicato la graduatoria definitiva del bando per la rigenerazione urbana destinato ai Comuni con meno di 30mila abitanti, finanziato con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC).
L’obiettivo dell’iniziativa è sostenere interventi di riqualificazione degli spazi pubblici, recupero del patrimonio edilizio e rilancio dei centri abitati nelle aree interne, con una dotazione complessiva di oltre 8 milioni di euro.

Gli enti beneficiari dovevano presentare progetti di riuso, valorizzazione e ammodernamento urbano, con una quota di compartecipazione comunale inferiore al 40% del costo totale dell’opera. Nella graduatoria finale sono stati ammessi 48 interventi, tra cui quelli di Tagliacozzo e Canistro, che hanno ottenuto finanziamenti significativi per la riqualificazione di aree strategiche.

Tagliacozzo, 2,3 milioni per completare il Campus scolastico

Il progetto presentato dal Comune di Tagliacozzo riguarda la riqualificazione urbanistica dell’area compresa tra via Campo Sportivo, via Lungo Imele e via Cavour, zona strategica nel cuore della città. L’intervento consentirà di completare e valorizzare le aree esterne del nuovo Campus scolastico per la scuola primaria e secondaria di primo grado, rimaste incompiute a causa dei rincari post-pandemia e delle tensioni internazionali che hanno fatto lievitare i costi edilizi.

Il piano prevede la demolizione del muro di recinzione e della tribuna dell’ex stadio comunale, la riqualificazione della viabilità interna ed esterna, nuovi parcheggi e un collegamento più armonico tra il complesso scolastico e il contesto urbano.

Un intervento da 2,3 milioni di euro complessivi che, secondo l’amministrazione, «rigenererà un intero quartiere migliorando la vivibilità, l’estetica urbana e l’accessibilità alle strutture pubbliche».

Il progetto, inizialmente collocato al 74° posto nella graduatoria provvisoria, è poi risalito fino alla 34ª posizione tra i 48 interventi finanziati, dopo il riesame dei punteggi. «Un risultato importante – sottolineano dagli uffici comunali – che premia il lavoro tecnico e politico svolto con serietà e determinazione».

Canistro, via libera al polo culturale nell’ex chiesa di San Sebastiano

Anche il Comune di Canistro ha ottenuto un finanziamento da 595mila euro, sempre nell’ambito dello stesso bando regionale, per la riqualificazione e valorizzazione dell’ex chiesa di San Sebastiano, un edificio storico di grande valore identitario per la comunità.

Il progetto mira a restituire ai cittadini un luogo di cultura e aggregazione, destinato ad accogliere eventi, mostre, attività educative e sociali.

«Questo finanziamento è la dimostrazione concreta del nostro impegno per lo sviluppo e la rigenerazione del paese – ha dichiarato il sindaco Gianmaria Vitale –. Avevamo immaginato questo polo culturale già nel 2022 e oggi, dopo tre anni di lavoro, arrivano le risorse per realizzarlo. Continueremo a cercare fondi per rafforzare la nostra comunità e valorizzare il patrimonio locale».

Il PD regionale all’attacco: «Bando iniquo, va revocato subito»

Tuttavia, accanto alla soddisfazione dei Comuni vincitori, si è alzato un coro di proteste: il gruppo regionale del Partito Democratico denuncia «favoritismi e criteri iniqui» nella gestione del bando, chiedendo la revoca immediata e la ripubblicazione dell’avviso con modalità più trasparenti.

In una nota congiunta, il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Blasioli, Antonio Di Marco, Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci definiscono il bando una “presa in giro dei piccoli Comuni e delle comunità che rappresentano”.

«È un atto amministrativo viziato, iniquo e costruito per favorire pochi amici a discapito di tutti gli altri territori – denunciano –. Legare l’assegnazione dei fondi all’ordine cronologico di arrivo delle domande è un insulto al buon senso: significa premiare chi era stato avvisato in tempo e penalizzare decine di amministrazioni che non hanno strutture tecniche pronte a protocollare in pochi minuti».

Il PD parla apertamente di «sospetto di informazioni privilegiate e favoritismi politici» e chiede tre azioni immediate: revoca del bando e annullamento delle domande già presentate; ripubblicazione dell’avviso con criteri oggettivi basati sui bisogni reali dei territori; garanzia di trasparenza e parità di accesso per tutti i Comuni.

«L’Abruzzo delle aree interne – concludono – ha bisogno di sostegno vero, non di elemosine distribuite a chi ha la tessera giusta o frequenta le cene giuste. Non permetteremo che 8 milioni di euro destinati ai territori più fragili si trasformino nell’ennesimo premio agli amici».