08 Ottobre 2025 - 17:17:39
di Redazione
Debiti per alcuni «milioni».
Lo ha dichiarato, rispondendo a domanda diretta del consigliere comunale Paolo Romano, il ceo di Dantelabs Andrea Riposati, nel corso della commissione Politiche sociali del Comune, presieduta da Fabio Frullo, convocata per fare chiarezza sulla crisi dell’azienda aquilana, startup nel 2016 diventata poi multinazionale specializzata nell’ambito della genomica.
Alla commissione ha preso parte una rappresentanza dei lavoratori licenziati che aspettano ormai da tempo stipendi arretrati e Tfr e la Cgil rappresentata da Alessandra Marchionni, oltre a un funzionario dell’assessorato regionale alle Attività produttive.
La procedura di licenziamento collettivo per 13 lavoratori e mancato pagamento degli stipendi è stata avviata da Dantelabs nel settembre 2024.
Ad ottobre dello scorso anno la Cgil e la Filcams hanno organizzato uno sciopero e un sit‑in chiedendo la revoca dei licenziamenti, l’accesso agli ammortizzatori sociali e il pagamento delle spettanze arretrate. La vertenza è quindi finita al centro di un tavolo all’assessorato regionale alle Attività Produttive e in commissione Vigilanza regionale.
A novembre dell’anno scorso, infine, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno a prima di firma del consigliere Romano, di piena vicinanza ai lavoratori Dante Labs, impegnando sindaco e presidente del Consiglio comunale a intervenire attivamente nella vicenda.
«La volontà era quella di far parlare gli ex lavoratori e lavoratrici e dare la possibilità alla commissione di capire la situazione di difficoltà e di rabbia nei confronti dell’azienda – afferma Romano – L’obiettivo, allo stesso tempo, era di riprendere in mano la situazione, dopo che a novembre del 2024 era stato approvato all’unanimità in Consiglio comunale un ordine del giorno a mia firma sulla delicata questione dei lavoratori. Da allora, tuttavia, non si è saputo più nulla. E’ giunto il momento di aiutare nella battaglia, questi lavoratori che hanno il diritto di riprendersi gli stipendi arretrati e i Tfr maturati. Per questo motivo, molti di loro sono stati costretti a una serie di procedimenti giudiziari volti al recupero delle somme. Come Commissione, abbiamo avuto modo di ascoltare le ex lavoratrici e gli ex lavoratori della Dante Labs. Abbiamo toccato con mano la rabbia, la delusione e la profonda amarezza per il lavoro e per i sacrifici compiuti negli anni. Emerge oggi, con ammissioni pubbliche, che l’azienda ha accumulato debiti per milioni di euro, lasciando dietro di sé decine di ex lavoratori senza stipendi, senza Tfr e ancora senza risposte. È un fatto gravissimo, che impone chiarezza e spiegazioni. Non si tratta solo di una crisi aziendale: è una questione di trasparenza e di responsabilità pubblica. Dante Labs ha beneficiato nel tempo di attenzioni istituzionali, spazi, promozioni e di risorse pubbliche».
«L’impegno che come commissione ci siamo dati è quello di rivederci entro due settimane, per analizzare nel dettaglio il piano dell’azienda per il pagamento degli arretrati che la stessa azienda si è impegnata a fare e, nello stesso tempo, promuovere attraverso la terza commissione la convocazione di un tavolo in Regione Abruzzo, alla presenza dell’assessora regionale Tiziana Magnacca, della Cgil che dall’inizio sta seguendo la vertenza, di Fira. S.p.A. e della società Dante Labs per proseguire un discorso di trasparenza e prospettiva».