08 Ottobre 2025 - 09:32:44
di Tommaso Cotellessa
Mentre la campagna di raccolta della Patata del Fucino IGP volge al termine, l’Osservatorio economico del settore ha definito, insieme ai rappresentanti delle tre Organizzazioni di Produttori abruzzesi (AMPP, IOV e OPOA Marsia) e ai principali operatori commerciali nazionali (Agral, Antonio Covone, Antonio Ruggiero, Francesco Provvisiero e Raffaele Torti), i prezzi minimi di riferimento per la stagione in corso.
Per il prodotto convenzionale, il prezzo base è stato fissato a 0,30 euro al chilogrammo, mentre per le Patate del Fucino IGP certificate alla produzione la quotazione minima sale a 0,35 euro al chilogrammo, franco magazzino dei condizionatori, con prodotto cernito e calibrato.
La decisione conferma la solidità della domanda da parte della grande distribuzione e degli operatori extraregionali, attratti dalle riconosciute qualità organolettiche del tubero fucense. L’alto contenuto naturale di fosforo e potassio, legato alla particolare conformazione del territorio, resta un tratto distintivo del marchio IGP.
La raccolta è ormai in fase conclusiva: completata la cavatura delle varietà precoci (Agata, Colomba e simili), resta in campo circa il 10% delle varietà tardive Agria e Fontane.
La resa media, pari a 550 quintali per ettaro, risulta inferiore rispetto alla scorsa stagione, ma la qualità del prodotto si conferma elevata: pezzatura omogenea, assenza di patologie e standard coerenti con la tradizione fucense.
Tale risultato è frutto del lavoro dei produttori locali, che adottano rotazioni colturali quadriennali e tecniche fitosanitarie naturali, garantendo una produzione ecosostenibile e priva di elateridi e nematodi.
Grazie alla rete tra produttori e operatori, il Fucino, principale area pataticola italiana, può contare su moderne infrastrutture di stoccaggio in grado di conservare il prodotto fino ad aprile–maggio 2026.
Una condizione che rafforza la competitività del comparto sui mercati nazionali ed europei, anche a fronte dell’aumento della produzione in Paesi come la Francia.
I confezionatori hanno inoltre ribadito la volontà di valorizzare in modo unitario il marchio Patata del Fucino IGP, riconosciuto come primo prodotto pataticolo italiano certificato.
È stato infine definito il listino minimo per le confezioni destinate al mercato, con prezzi franco arrivo, comprensivi di sovraimballo in cartone compresso:
- Vert-bag da 1,5 kg: 1,15 €/kg
- Vert-bag da 2,0 e 2,5 kg: 1,10 €/kg
- Sacco rete da 5 kg: 1,05 €/kg
La Patata del Fucino IGP si conferma così un’eccellenza agroalimentare europea, simbolo di un territorio che unisce tradizione, qualità e innovazione, mantenendo saldo il legame con la propria identità agricola e con le pratiche sostenibili che ne garantiscono il successo.