11 Ottobre 2025 - 09:30:45
di Martina Colabianchi
Nelle scuole abruzzesi sono 6.000 i lavoratori precari, con percentuali che superano ormai il 50% tra i docenti di sostegno.
Queste ormai croniche criticità saranno al centro, insieme ad altri temi, delle assemblee che coinvolgeranno tutte le scuole abruzzesi, in cui verrà illustrata la piattaforma alla base della grande manifestazione nazionale confederale della Cgil indetta a Roma il prossimo 25 ottobre.
Dopo lo sciopero generale del 3 ottobre, prosegue la mobilitazione della Flc Cgil per la pace e la tutela dei diritti dei lavoratori, contro quella che rischia di essere, come la definiscono, una “economia di guerra”.
Lo scenario internazionale si mescola infatti con le questioni interne, a partire dai 23 miliardi aggiuntivi in spese militari già previsti per il triennio 2026-2028.
Il tutto, sottolineano i sindacalisti, mentre nell’ultimo incontro tenutosi il 9 ottobre con l’Aran per il rinnovo del contratto Istruzione e Ricerca si conferma una proposta di incremento pari solo al 5,78%.
«Invece di assumere i tanti precari già presenti nelle graduatorie, – scrive il sindacato – il MiM proprio ieri ha emanato il bando dell’ennesimo concorso, il PNRR3: un’ulteriore beffa per chi un concorso lo ha già superato, proposto senza conoscere la capienza delle graduatorie di merito vigenti né i numeri degli idonei dei concorsi precedenti, a partire dal 2020».
«Illustreremo la mobilitazione nazionale del prossimo 18 ottobre contro le Nuove Indicazioni Nazionali e ci confronteremo con i lavoratori sui temi previdenziali e sulle novità relative all’adesione al Fondo Pensione Espero, che tra l’altro vedrà il rinnovo dell’Assemblea dei delegati con le elezioni che si terranno il 27, 28 e 29 ottobre prossimo».
«Tra le tante criticità del contesto in cui stiamo vivendo, riteniamo però che la cosa più importante sia che tacciano le armi. Per tale ragione, una delegazione della FLC CGIL Abruzzo Molise parteciperà alla Marcia della Pace Perugia – Assisi di domenica 12 ottobre dal titolo “Imagine all the people. Immagina tutte le persone vivere insieme in pace“. Un augurio e una speranza, per la quale però è necessario continuare a mobilitarsi», concludono.