13 Ottobre 2025 - 08:53:01
di Martina Colabianchi
Ancora un grave incidente, la scorsa settimana, sul trafficato viale Corrado IV dell’Aquila dove una ragazza è stata investita da un’automobile mentre attraversava la strada, regolarmente, sulle strisce pedonali.
È l’ennesimo episodio su quella strada, che lo scorso giugno ha visto la morte di una 78enne dopo essere stata investita, anche lei, sulle strisce pedonali. Solo qualche settimana dopo, un’altra donna di 91 anni è morta dopo essere stata ricoverata in ospedale.
È proprio da questa tragica sequenza di eventi che prende le mosse, di nuovo, un comunicato di Fiab L’Aquila che è insieme allarme, ma anche proposte concrete per fare in modo che simili incidenti non si verifichino più.
La federazione aveva già sottolineato la pericolosità di viale Corrado IV, una strada troppo larga, anacronistica e pericolosa perché «un invito a correre» per gli automobilisti. La situazione è simile in via Antica Arischia. «Attraversare queste arterie larghe e veloci – scrive Fiab – è un’impresa per chiunque, specialmente per anziani, bambini e persone con disabilità. Le soluzioni esistono: restringere le carreggiate, accorciare gli attraversamenti pedonali, renderli sicuri con rialzamenti, isole spartitraffico, segnaletica adeguata e illuminazione».
Buoni esempi in città ci sono, come in viale della Croce Rossa, via Aldo Moro e via de Gasperi al Torrione.
Ma le soluzioni non possono fermarsi a questo. Per Fiab L’Aquila, servono più investimenti sul corpo di Polizia locale. «La Polizia locale dell’Aquila – scrivono – ha una pianta organica di 104 unità, ma oggi conta solo 54 persone in servizio. Questi agenti devono occuparsi non solo di viabilità, ma anche di polizia ambientale, giudiziaria, anagrafe, controllo commerciale, edilizia e altro ancora».
«Prendiamo atto che l’assessora alla sicurezza stradale del Comune dell’Aquila Laura Cucchiarella ha costituito una “task force” – termine che il Treccani definisce come “espressione in uso nelle marine militari per designare un piccolo gruppo di diverse unità militari, di tipo complementare, destinato a compiere, sotto un comando unificato, una specifica missione autonoma di guerra”», prosegue la nota. «Di guerra si tratta davvero: in Italia ogni anno oltre 3.000 persone vengono uccise alla guida o investite da veicoli a motore. Inoltre, 165.000 incidenti provocano 215.000 feriti, di cui 15.000 con lesioni gravi e invalidità permanenti».
«Ma perché serve una task force tra uffici comunali che dovrebbero già dialogare quotidianamente per attuare i provvedimenti necessari? Vedremo, e speriamo presto, i risultati concreti di questo lavoro».
Oltre alle infrastrutture, per Fiab servono anche «soldi per informazione e formazione, a partire dalle giovani generazioni nelle scuole».
«Per effetto dell’Art. 208 del Codice della Strada, che destina i proventi derivanti dalle sanzioni alle trasgressioni al Codice della Strada rilevate dalla Polizia locale, il Comune dell’Aquila ha a disposizione € 88.510,46* per misure di assistenza e di previdenza per il personale (della Polizia locale), per il miglioramento della sicurezza stradale per mezzo della manutenzione delle strade e per la tutela utenti deboli (noi diremmo vulnerabili) quali bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti. Il fondo è destinato anche a corsi didattici finalizzati all’educazione stradale, da parte di organi di polizia locale, nelle scuole di ogni ordine e grado, Parte di questo importo può essere destinato alla mobilità ciclistica».
«Eppure, nei tre anni precedenti, sono stati stanziati appena € 3.000 per l’attività didattica, mentre per il 2025 sono previsti € 15.000. Ci piacerebbe sapere dove e come sono stati impiegati questi fondi».
«È qui che si gioca molto della partita della sicurezza stradale: informazione e formazione», conclude Fiab L’Aquila.