15 Ottobre 2025 - 11:39:31
di Vanni Biordi
L’evento tenutosi a L’Aquila, nella sala conferenze di Palazzo Margherita, inserito nella trentatreesima edizione del Premio Borsellino, rappresenta un momento di profonda riflessione e impegno civile.
Intitolato “I Giovani Testimoni del Tempo Nuovo”, l’incontro ha visto intervenire personalità di spicco come Don Aniello Manganiello e Don Luigi Maria Epicoco, teologo e docente, che hanno offerto contributi significativi sul ruolo delle nuove generazioni nella costruzione di un futuro fondato su giustizia e legalità.
La scelta di L’Aquila come sede per questo evento assume un valore simbolico importante. La città, come spesso sottolineato, è emblematicamente legata al concetto di rinascita e resilienza. Qui, il messaggio del Premio Borsellino, che celebra e ricorda la lotta contro la mafia e ogni forma di illegalità, si intreccia con la necessità di ricostruire non solo le infrastrutture materiali, ma anche il tessuto sociale e culturale, affidando alle nuove generazioni il compito di essere protagoniste di un cambiamento autentico.

Pierluigi Biondi ha più volte sottolineato l’importanza della partecipazione attiva dei giovani nella vita pubblica e nella difesa dei valori democratici, evidenziando come il rilancio della città passi attraverso un’educazione alla legalità e all’impegno sociale. Don Luigi Maria Epicoco ha invece offerto una prospettiva spirituale e morale, invitando a un’intensa riflessione sul tempo presente e sulle responsabilità individuali e collettive che ne derivano. La definizione di “testimoni del tempo nuovo” invita dunque ad una chiamata all’azione, ma anche a una consapevolezza interiore, all’insegna di una cultura della speranza e della responsabilità.
Nel contesto attuale, segnato da sfide complesse come la crisi ambientale, le disuguaglianze sociali e le derive autoritarie, il Premio Borsellino mantiene viva l’eredità di un impegno radicale contro ogni forma di sopraffazione. Coinvolgere i giovani in questa missione significa non solo onorare la memoria di chi ha lottato per la giustizia, ma anche progettare un futuro in cui la legalità sia intesa come fondamento imprescindibile della convivenza civile.