15 Ottobre 2025 - 11:24:12

di Tommaso Cotellessa

Ha preso il via a Bruxelles la Settimana Europea delle regioni e delle città, l’appuntamento in cui la politica europea si incontra e si confronta sul tema della politica di prossimità e sulle iniziative da mettere in campo per sostenere la variegata gamma di territori di cui l’Unione si compone, ponendosi così in dialogo con le specifiche necessità dei territori e declinare al meglio le possibili risposte da porre in essere.

Il sindaco dell’Aquila e presidente dell’Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, ha preso parte all’evento “Costruire il domani, insieme”, con cui si è aperta l’iniziativa. Al centro dell’appuntamento inaugurale c’è stato il discorso della presidente del Comitato europeo della regioni, la ungherese Kata Tüttő, che ha presentato il rapporto annuale sullo ‘”Stato delle Regioni e delle Città 2025″, all’interno del quale vengono segnalati i rischi legati alla proposta della Commissione europea sul prossimo bilancio 2028-2034, che potrebbe indebolire il rapporto diretto tra Unione e territori a favore di una centralizzazione nazionale dei fondi.

Biondi ha accolto con soddisfazione le parole della presidente commentando positivamente l’attenzione posta sui temi della cosiddetta Restanza e le criticità inerenti allo spopolamento delle aree interne.

«Finalmente anche in Europa si comincia a parlare in maniera chiara e autorevole di restanza, di aree interne e del diritto a vivere nei propri territori – ha dichiarato Biondi a margine dell’evento – Temi che portiamo avanti da anni nei nostri comuni e che, in occasione dell’apertura della Settimana europea delle Regioni e delle Città, sono stati al centro del discorso del presidente del Comitato europeo delle regioni».

Il primo cittadino ha inoltre preso parte a diversi incontri previsti nei lavori della Settimana Europea delle regioni e delle città: nella giornata di ieri, Biondi, ha partecipato con il gruppo Ecr all’incontro con la delegazione italiana del Comitato europeo delle regioni e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Raffaele Fitto, mentre questa mattina è intervenuto alla 168esima sessione plenaria europea sul Multiannual financial framework resolution, il quadro finanziario dell’UE 2021-2027.

«La semplificazione non deve significare centralizzazione – ha dichiarato Biondi riprendendo le parole della presidente Tüttő – perché sarebbe un grave errore promuovere soluzioni universali che non tengono conto delle specificità locali. La coesione ha senso solo se tutte le Regioni sono sostenute in modo equilibrato e differenziato, senza penalizzare chi vive in contesti fragili e periferici».

«Il tema che con i colleghi sindaci affrontiamo più spesso – ha sottolineato ancora Biondi – è quello delle azioni efficaci per contrastare lo spopolamento e l’inverno demografico. Servono strumenti concreti per sostenere chi ha scelto di restare nei piccoli comuni e per incoraggiare nuovi progetti di vita e d’impresa nei nostri paesi di montagna il cui destino è indissolubilmente legato a quello delle città medie. Senza un’azione coordinata e senza rafforzare le loro funzioni come punti di riferimento per le aree interne, non possiamo fermare lo spopolamento e garantire sviluppo».

«Le città medie devono tornare al centro della politica di coesione, diventando poli attrattivi e solidali, capaci di garantire istruzione, sanità, lavoro, mobilità e connessioni digitali anche per i territori circostanti. È questa la strada da seguire: investire nelle comunità, scegliere le priorità giuste, superare la frammentazione delle politiche e semplificare l’accesso ai fondi europei, che troppo spesso restano imbrigliati nella burocrazia».

«Rimanere nei propri territori – ha concluso Biondi – deve essere un diritto garantito a tutti, non una scelta. La legge sulla montagna recentemente approvata in Italia è un passo importante, ma serve un impegno comune, anche a livello europeo, per dare nuova vitalità alle aree montane e interne».