15 Ottobre 2025 - 12:58:25
di Tommaso Cotellessa
Continuano a far discutere le dichiarazioni rilasciate dalla ministra della famiglia, Eugenia Roccella, in merito ai viaggi della memoria nei luoghi dell’Olocausto organizzati negli ultimi decenni per diffondere la cultura della memoria fra le giovani generazioni.
Dopo che l’esponente di governo aveva definito, infelicemente, tali iniziative come “gite scolastiche antifasciste”, il dibattito si è articolato, nei giorni scorsi, anche sul piano locale in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate sulla vicenda dal primo cittadino del capoluogo abruzzese Pierluigi Biondi.
Proprio alle parole di Biondi risponde ora la consigliera comunale del Partito Democratico Stefania Pezzopane, già senatrice, la quale sostiene in maniera definitiva che «Se la Ministra Roccella avesse parlato davvero con qualche studentessa o studente che ha partecipato ai viaggi della memoria, non avrebbe mai potuto dire una cosa così aberrante. Se la storia non fosse spesso ridotta ad opinione di parte, il sindaco dell’Aquila già esponente di spicco di Casa Pound, non avrebbe pronunciato frasi così poco costruttive in difesa della ministra».
Per Pezzopane, infatti, l’atteggiamento adottato dagli esponenti del centro destra denota una radicata strategia volta a dividere e generare una contrapposizione fra le parti.
«Le parole – scrive l’esponente dem – vengono usate come clave ideologiche per giustificare l’ingiustificabile. Mai per unire, sempre per dividere. Chiedere la pace, il riconoscimento della Palestina, chiedere due popoli due Stati, mobilitarsi a dimensione planetaria per fermare il genocidio di Netanyahu ai danni della popolazione palestinese civile, inerme ed affamata, non è certo antisionismo. E’ umanità, giustizia sociale, bisogno di pace che peraltro incontra trasversalmente le giovani generazioni. L’odio verso gli ebrei è disgustoso ed è stata una pratica storicamente accertata da oltre 6 milioni di morti vittime del nazifascismo. La Roccella lanci i suoi strali contro chi inneggia al nazismo di Hitler che ideò i campi di concentramento e la ” soluzione finale” e contro chi – molti sono proprio a casa sua – non riesce a recidere i suoi legami ideologici con il fascismo che approvò le leggi razziali e favorì la carcerazione e la morte di migliaia di ebrei che vivevano pacificamente in Italia. Chi manifestava per la pace in Palestina non ha mai inneggiato al nazifascismo. E se qualche idiota ha esposto cartelli sbagliati ed idioti, una ministra non può criminalizzare una intera generazione di ragazze e ragazzi. E comunque certa destra e certamente Casa Pound hanno sempre rivendicato un antisionismo legato al mancato taglio netto con il nazifascismo».
Restando sul tema della violenza Pezzopane fa anche riferimento alla vicenda legata all’inchiesta L’Aquila Nera per la quale in Abruzzo sono stati condannati dei neo nazifascisti che volevano uccidere la stessa esponente del Partito Democratico ed altri esponenti politici antifascisti.
Pezzopane rivendica, poi, con orgoglio di aver organizzato dal 2008 al 2010, in qualità di presidente della provincia, i viaggi della memoria come premio per la scuola che presentava il miglior progetto di studio sull’Olocausto. «È stata una esperienza importante e fortemente educativa – commenta Pezzopane – Purtroppo interrotta dalla destra che si avvicendò al governo della provincia».
«Sono stata anche io ad Auschwitz e Buchenwald ed ho camminato in silenzio con studentesse e studenti: camere a gas ed forni crematori, montagne di capelli tagliati, mucchi di occhiali tolti a chi ne aveva bisogno, centinaia di valigie, giocattoli dei bambini, dolore, foto delle migliaia di ebrei uccisi, celle delle torture, docce della morte. No Ministra Roccella, chi è andato in quei luoghi non può che desiderare la pace e sperare che mai più nessuno si senta autorizzato a distruggere vite umane o interi popoli».
Evidenziando, dunque, l’efficacia e la necessità di tali progetti la consigliera rivendica, inoltre, l’istituzione, da parte del Comune dell’Aquila, del premio per le scuole aquilane dedicato al Giorno della Memoria, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale. Il documento, presentato dalla stessa Pezzopane, ha chiesto che il premio si tenga ogni 27 gennaio – Giorno della Memoria, ricorrenza dell’ingresso e della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz – coinvolgendo le scuole. In quell’ordine del giorno, sindaco e giunta vengono impegnati a promuovere e supportare iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado, per favorire la conoscenza della Shoah e a sostenere iniziative che promuovano la conoscenza dell’Olocausto. Il punto importante dell’ordine del giorno prevede proprio che la classe delle superiori che produrrà il miglior elaborato – scelto da una giuria di alto profilo – sarà accompagnata in viaggio premio ad Auschwitz e nei luoghi dove milioni di persone vennero sterminate.
«La ministra Roccella ed il Sindaco dell’Aquila – conclude Pezzopane – in questa stucchevole polemica, hanno per l’ennesima volte deciso di non voler rappresentare lo Stato e tutta la città, ma di voler solo marcare la propria appartenenza politica».