16 Ottobre 2025 - 12:55:07
di Tommaso Cotellessa
Viene descritta come una situazione di estrema urgenza e grande serietà quella vissuta dai 12mila precari della giustizia che a livello nazionale vedono a rischio il loro posto di lavoro.
Ad affrontare con fermezza la vicenda è il consigliere regionale del Partito Democratico, Pierpaolo Pietrucci, il quale, concentrandosi con particolare attenzione sui 291 precari abruzzesi di cui oltre la metà in servizio nella provincia dell’Aquila, richiama le istituzioni di tutti i livelli ad affrontare questa cruciale tematica.
Le parole del consigliere non solo voglio denunciare la condizione di precariato dei lavoratori, che ad oggi vedono la scadenza del loro contratto fissata al 30 giugno 2026, ma anche il serio problema dell’efficienza della giustizia.
I posti di lavoro a rischio infatti, non solo hanno dietro di loro persone, nuclei familiari e aspirazioni personali, ma anche un’enorme mole di lavoro che senza queste figure di estrema importanza per il funzionamento del sistema giudiziario a livello nazionale e regionale si troverebbe impantanata in una serie di lungaggini dei tempi di giustizia e malfunzionamento di tutti gli uffici sia delle sezioni penali, che di quelle civili, con conseguenze che Pietrucci non stenta a definire «devastanti».
Per il consigliere è, perciò, necessario mobilitare il governo nazionale al fine di porre un rimedio all’altezza della situazione, non sembrerebbero infatti adeguate le disposizioni previste dalla copertura finanziaria garantita dal governo Meloni-Nordio che basterebbe a coprire solamente un quarto dei posti di lavoro.
Proprio in tal senso, nei giorni scorsi, ha avuto luogo in Regione una riunione dei capigruppo in Consiglio regionale, richiesta dalla stesso Pietrucci, per investire del problema la Giunta e l’intero Consiglio. Nel corso dei lavori della riunione sono stati ascoltati rappresentati dei lavoratori precari della Giustizia e il sindacalista della Cgil funzione pubblica regionale Luca Fusari, il problema è stato dunque sollevato ai massimi livelli istituzionali regionali.
Tuttavia a detta dell’esponente dem è necessario costruire una mobilitazione larga e massiccia che consenta i portare il tema difronte al Ministero della giustizia, in tal senso Pietrucci avanza la proposta di un coordinamento fra Associazione dei comuni (ANCI) e le quattro provincia abruzzesi che aumenti l’attenzione e l’urgenza su questo tema
«La giusta battaglia per la stabilizzazione di queste figure essenziali per smaltire il pregresso, per il buon funzionamento della macchina giudiziaria a livello regionale e nazionale non è rinviabile».
Anche il Consiglio comunale dell’Aquila sarà chiamato ad affrontare la questione, grazie ad un Ordine del giorno presentato dal consigliere Paolo Romano. Per Pietrucci è importante che sia proprio il Consiglio Comunale del capoluogo di Regione ad abbracciare questa giusta rivendicazione, «poiché – scrive ancora il consigliere – le promesse fatte in campagna elettorale da chi governa, stanno andando in rotta di collisione con le decisioni poi effettivamente prese. Il buon funzionamento del sistema Giustizia va oltre ogni schieramento poiché riguarda tutti, in primis i lavoratori precari che fino ad ora hanno assolto ad un lavoro gravoso con grande professionalità e dedizione».