20 Ottobre 2025 - 18:47:21

di Angelo Liberatore

Pronta a partire la cinquantunesima stagione dei concerti dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.

Presentazione ufficiale nella sede municipale aquilana di Palazzo Margherita. Oltre quaranta le esibizioni in programma, che inizieranno a fine ottobre per concludersi a metà aprile del 2026.

Spiega Ettore Pellegrino, direttore artistico dell’ISA: «Partiremo il 25 di ottobre con un concerto dedicato a Beethoven, con un giovanissimo pianista straordinario, Leonardo Colafelice, e chiuderemo il 18 di aprile del 2026 con un’opera in forma moderna dedicata agli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi».

«Un’opera scritta ad hoc – prosegue Pellegrino – una prima esecuzione mondiale fatta a dall’Istituzione Sinfonica Abruzzese. La penna è di Roberto Molinelli, i testi di Davide Rondoni, un esperto massimo di San Francesco d’Assisi, ed alla voce Simona Molinari».

Dando qualche dettaglio in più sulla stagione, Ettore Pellegrino dichiara: «I concerti saranno 24 a L’Aquila, quasi tutti al Ridotto, ma sono in totale 42 sparsi sul territorio abruzzese. Noi infatti – conclude Pellegrino – abbiamo ormai delle stagioni stabili anche ad Atri, Giulianova e Tortoreto».

A tenere a battesimo il cartellone, presidente e direttore artistico dell’Isa (Alberto Mazzocco ed il maestro Ettore Pellegrino) insieme al sindaco Pierluigi Biondi. Il primo cittadino aquilano ha ricevuto il volume “Terra di Musica“, prodotto dalla Sinfonica in occasione dei suoi cinquant’anni di attività. E la stagione 2025/2026, per l’Isa, sarà vissuta tra l’onda lunga delle celebrazioni per il mezzo secolo di storia ed il proiettarsi verso la sfida importante di L’Aquila Capitale italiana della Cultura.

«Per noi e per la città è un appuntamento importantissimo – dice il presidente della Sinfonica Alberto Mazzocco – l’ISA cercherà di essere protagonista con progetti, con idee ed in modo tale che possiamo portare questo qualcosa in più alla nostra città». «L’ISA – prosegue Mazzocco – è un’istituzione viva e dinamica ed il nostro obiettivo vorrà essere non solo continuare a calcare i palchi dei teatri, ma anche raggiungere quei luoghi dove naturalmente si può fare comunità».