Marinelli e Paolucci su Eurispes: "L’Abruzzo scivola nelle classifiche e Marsilio racconta un’altra realtà per mantenere il consenso"
21 Ottobre 2025 - 16:44:02
giorno di più ai margini del Paese. Il rapporto Eurispes è impietoso: la
nostra regione è all’ottavo posto per esclusione sociale, economica e
istituzionale, con un indice di 101,8 che non è una cifra di cui gioire,
ma un dato che svela la distanza abissale tra la propaganda di Marsilio
e la realtà vissuta dagli abruzzesi”, così Daniele Marinelli, segretario
regionale del Partito Democratico e il capogruppo regionale Silvio
Paolucci commentano i dati diffusi dal rapporto, che mettono in luce
criticità drammatiche sul fronte del lavoro, dei servizi, della coesione
sociale e delle opportunità per i giovani.
“Mentre il presidente e la sua giunta continuano a dipingere un Abruzzo
che non esiste, le persone fanno i conti con disoccupazione, precarietà,
fuga dei talenti, povertà crescente e servizi pubblici sempre più
fragili – aggiungono Marinelli e Paolucci – . Comprendiamo la forte
preoccupazione della Uil, che facciamo nostra di fronte a una posizione
volutamente incosciente del governo regionale. Perché l’Abruzzo oggi,
dicono i dati, è una regione che si svuota, dove i giovani non trovano
spazio e le famiglie faticano a reggere. E di fronte a tutto questo la
Regione resta immobile, chiusa nella sua autoreferenzialità, incapace di
programmare e di costruire risposte vere.
I due esponebti PD sottolineano come: “in quasi tutti gli ambiti, dal
lavoro ai servizi, dall’inclusione sociale alla partecipazione
culturale, l’Abruzzo sia in fascia medio-alta di esclusione, cioè fra le
regioni peggio messe. Né il posizionamento sulla sanità, ovvero il 32
per cento dei cittadini e cittadine che si dice sodfisfatto, basta a
compensare anni di diseguaglianze, perché il 9,2 per cento rinuncia a
curarsi o è preda di inefficienze e ferite profonde aperte: il deficit,
le liste d’attesa interminabili, la carenza di personale sanitario, le
disuguaglianze territoriali e ritardi nell’attuazione delle case di
comunità che continuano a pesare sui cittadini, per non parlare della
triste vicenda dei farmaci oncologici mancanti. Com’è possibile che la
destra non veda tutto questo? Serve un cambio di passo radicale –
concludono- . Bisogna tornare alla programmazione, coinvolgere
territori, sindaci, forze sociali e mettere i fondi europei al servizio
della comunità, non della propaganda. Questa Regione ha smarrito la
direzione e chi la guida continua a raccontare un’altra realtà con il
solo scopo di mantenere potere e consenso. Ma la realtà vera, quella che
vivono ogni giorno lavoratori, giovani e famiglie, non può più essere
ignorata”.