23 Ottobre 2025 - 09:55:22
di Redazione
Ci sarà anche Don Antonio Coluccia all’incontro con gli studenti previsto per oggi a palazzo Margherita, nell’ambito del 33esimo premio Borsellino.
Tra 2 attentati alla sua vita, aggressioni, lanci di oggetti e insulti, il prete vocazionista noto per la sua dedizione al recupero dei giovani e alla promozione della legalità, garante del Premio Borsellino non vuole tirarsi indietro e ne spiega le ragioni: «Non c’è rischio senza Vangelo, né Vangelo senza rischio».
Il suo obiettivo è intercettare il loro grido di aiuto, che spesso proviene dalle madri, e offrire loro una via d’uscita. Per avvicinare i più giovani, porta con sé un pallone, giocando con loro mentre li esorta a cambiare vita.
Don Antonio Coluccia, che da anni aiuta chi ha bisogno e organizza le «passeggiate della legalità» (definizione che non gli piace, preferisce «presidi pastorali») nelle periferie romane più calde e nelle piazze di spaccio, dal Quarticciolo a San Basilio, da Tor Bella Monaca al Laurentino territori «dove è minato il diritto di scelta, e i ragazzi nascono già condannati»,
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