23 Ottobre 2025 - 12:56:01
di Martina Colabianchi
«Ho accolto con sincero piacere la proposta di un summit da organizzare a Sulmona per monitorare l’iter del disegno di legge sulla geografia giudiziaria. Non posso però condividere l’enfasi posta sulla cosa e il fatto che si parli di “passo concreto” da parte del governo Meloni».
Così, in una nota, la senatrice del M5S Gabriella Di Girolamo. Proprio in questi giorni è arrivata notizia della presentazione, alla Camera, del disegno di legge di riforma della geografia giudiziaria da parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Disegno di legge che, come noto, andrebbe a salvaguardare le sedi in bilico dei tribunali minori di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, insieme ad altri in Italia.
Ma se il coordinamento per la salvaguardia dei tribunali minori, con in testa il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, hanno espresso grande soddisfazione, più pessimista è la senatrice pentastellata.
«Il fatto che il ministro Nordio abbia deciso di presentare il disegno di legge alla Camera e non al Senato, dice tanto sulla reale volontà di dare una risposta rapida alle urgenti esigenze dei nostri territori – dichiara -. Sì perché al Senato sono già all’esame della Commissione Giustizia diversi disegni di legge sulla geografia giudiziaria e la Commissione ha già svolto un nutrito giro di audizioni. Sarebbe stato quindi decisamente più opportuno depositare il provvedimento qui in Senato, per accelerarne l’iter e giungere a una veloce approvazione dello stesso. D’altra parte, lo stesso sottosegretario alla Giustizia, Ostellari, aveva preannunciato in Commissione Giustizia al Senato l’imminente presentazione da parte del governo di un disegno di legge sulla materia. Lo ha fatto nella seduta del 22 novembre 2023, quasi due anni fa. In quell’occasione il presidente della Commissione, la senatrice Bongiorno, aveva di conseguenza sospeso l’esame dei disegni di legge sulla geografia giudiziaria, proprio “al fine di poter svolgere l’istruttoria anche sul testo annunciato dal Governo».
«Disegno di legge che il governo ha approvato in Consiglio dei ministri nel mese di luglio 2025, in evidente ritardo sulle tempistiche ripetutamente annunciate dalle forze di maggioranza. Invece adesso bisognerà fare tutto da capo. Mi chiedo perché, visti anche i pesanti disagi determinati dalla carenza strutturale di personale, di recente ulteriormente aggravati da trasferimenti e pensionamenti. Il testo è stato depositato alla Camera lo scorso 3 ottobre, sono passati 20 giorni e ancora non è stato neanche assegnato alla Commissione Giustizia che quindi non può inserirlo nel calendario e avviarne l’esame. Tutto questo mentre, come dicevo, il Senato ha già lavorato tanto su altri provvedimenti che hanno le stesse finalità».
«Bene quindi la volontà e l’impegno a fare fronte comune da parte dei territori interessati, ma ai nostri cittadini dobbiamo raccontare anche come stanno andando realmente le cose: si continua volutamente e inspiegabilmente a perdere tempo. Il mio auspicio è che dall’annunciato summit, prima ancora che toni e annunci trionfalistici, possa arrivare una decisa spinta a questo governo per la rapida approvazione di un provvedimento che tutti noi aspettiamo da tanto. Di questo credo ci sia realmente bisogno, – conclude Di Girolamo – visto come stanno andando le cose e considerate le incomprensibili decisioni di questo governo».
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