23 Ottobre 2025 - 12:21:56

di Redazione

In mostra all’Aquila dal 23 al 26 ottobre 2025 le opere fotografiche di Maurizio Anselmi, ambasciatore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

La mostra si inserisce nel programma degli eventi culturali di L’Aquila città di montagna. Tra Cime e Mondi, rassegna che offrirà un molteplicità di iniziative sportive e a tema alpinistico per la promozione dell’Abruzzo interno e appenninico con centro in Piazza del Duomo all’Aquila.

Maurizio Anselmi incarna i valori del Parco: rispetto per la natura, valorizzazione del territorio, e capacità di raccontare la bellezza attraverso l’arte. La sua opera ha contribuito a far conoscere il Gran Sasso ben oltre i confini regionali, promuovendo un’immagine autentica e potente dell’Abruzzo. Anselmi non è solo un fotografo: è un custode visivo del Gran Sasso, un ponte tra la montagna e il cuore delle persone.

Presso la Residenza D’Epoca Le Cancelle la Mostra è aperta con orario 10.00 -13.00 e 16.00 – 19.00 dal 23 al 26 Ottobre. L’incontro con l’autore per il pubblico e i partecipanti a “L’Aquila città di montagna” è programmato per domenica 26 ottobre alle ore 17.30 nel salone al primo piano della Residenza D’Epoca Le Cancelle in via Simeonibus all’Aquila a cura dell’associazione culturale Cantiere Cultura.

La moderazione è affidata al Giornalista Massimo Alesii, vice presidente dell’Associazione Cantiere Cultura.

Di queste opere esposte all’Aquila ha scritto Stefano Ardito, giornalista, alpinista e scrittore:

«Nell’immaginario di chi ama la montagna, occupano uno spazio importante le foto a colori che celebrano grandi exploit d’avventura, dall’arrivo di Tenzing sulla vetta dell’Everest fino a Walter Bonatti sui pendii del Monte Bianco o del Cervino. Ma se si vogliono raccontare gli spazi, le forme delle cime, i panorami, le nuvole e i temporali in arrivo, il bianco e nero resta una forma di espressione straordinaria.
Lo dimostrano le immagini scattate da Vittorio Sella tra l’Otto e il Novecento, in Alaska o ai piedi del K2. Lo conferma il lavoro di Ansel Adams sulle forme del granito della California. Lo dimostrano le foto di Fosco Maraini, il colto viaggiatore che ho citato all’inizio, tra i monti del Karakorum o nei villaggi degli Ainu, un popolo del Giappone che ha rivelato al resto del mondo. Maurizio Anselmi è un ottimo professionista e un amico, e potrebbe non gradire un paragone con i grandi nomi della storia della fotografia. Eppure, con queste immagini dedicate alla magìa del Gran Sasso, cerca (e, secondo me, ci riesce) di fare la stessa operazione di Sella, di Maraini o di Adams. Togliere invece che aggiungere, cercare l’essenzialità delle forme. Ricreare sulla carta o su uno schermo le sensazioni forti ed essenziali, che ognuno di noi cerca e trova quando percorre la montagna su un sentiero, lungo una via di arrampicata o sugli sci
».