23 Ottobre 2025 - 18:27:16

di Tommaso Cotellessa

Nel Comune dell’Aquila lo scontro sulla funivia urbana e sul futuro della mobilità cittadina si accende all’interno del centrodestra.

Dopo l’approvazione, da parte della Giunta comunale, del progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) per il collegamento funiviario tra il centro storico e il polo universitario di Roio ad intervenire è stata l’ex assessore e attuale consigliera regionale della Lega, Carla Mannetti. La quale ha puntato il dito contro la delibera n.505 del 20 ottobre 2025, proposta dall’assessore alla Mobilità Paola Giuliani, accusando l’amministrazione di aver “stravolto” la visione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (Pums).

Secondo Mannetti, la soluzione approvata – che prevede una stazione di partenza in via XX Settembre, all’altezza del ponte di Sant’Apollonia, e un arrivo nel polo universitario di Roio – «si discosta dal Pums, vanificando il principio di intermodalità su cui il piano era fondato».
La consigliera ricorda che il progetto originario prevedeva un collegamento funiviario tra la stazione ferroviaria e l’università, con una fermata intermedia a Poggio di Roio e un sistema integrato di navette per le frazioni dell’altopiano.
«Quella ipotesi – sottolinea – avrebbe garantito un servizio utile non solo agli studenti, ma anche ai residenti, riducendo l’uso dell’auto privata e valorizzando la stazione come hub intermodale. La scelta attuale, invece, rischia di snaturare la visione sostenibile del piano».

Mannetti esprime anche perplessità sul fatto che, nello studio approvato, l’opzione ferroviaria sia stata ritenuta «poco attrattiva»: «È paradossale – osserva – che si dica questo mentre si promuove il nuovo collegamento L’Aquila–Tagliacozzo e sono in corso lavori di riqualificazione alla stazione e all’area di Borgo Rivera».

Alle critiche ha risposto l’assessore alla Mobilità Paola Giuliani, che ha invitato l’esponente della forza politica alleata a ricondurre il dibattito su un piano tecnico e non politico.

«In merito alle dichiarazioni della consigliera Mannetti – spiega – è opportuno precisare che il Pums è un documento strategico che, nella fase attuativa, deve essere aggiornato in base alle condizioni reali e alle nuove esigenze della città».

Giuliani ricorda inoltre che «il Pfte della funivia è stato redatto dallo stesso professionista incaricato proprio durante l’assessorato Mannetti, in coordinamento con il gruppo di lavoro del Pums», e che «la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ha riguardato l’intero piano, non la singola ipotesi di tracciato».

«La scelta di Sant’Apollonia – prosegue – risponde a criteri di funzionalità e accessibilità: è facilmente raggiungibile dal centro, servita dal trasporto pubblico locale e integrata con il terminal di Collemaggio. Inoltre, la presenza della mensa universitaria, delle residenze studentesche e del futuro parcheggio nell’ex edificio Inam rende l’area pienamente coerente con gli obiettivi del piano».

Decisivi, secondo l’assessore, anche gli aspetti ambientali: «La partenza dalla stazione avrebbe richiesto l’installazione di un pilone in area alluvionale e l’abbattimento di alberature, con un impatto paesaggistico negativo».

«Abbiamo accolto un progetto di grande qualità tecnica, frutto di un confronto con tutti i soggetti interessati – conclude Giuliani –. Non c’è alcuna contrapposizione personale, ma solo la volontà di scegliere la soluzione più sostenibile e funzionale per L’Aquila. Siamo disponibili a illustrare nel dettaglio il progetto alla consigliera Mannetti per fugare ogni equivoco».

Il confronto vede perciò le parti in causa decise nel portare avanti le proprie visioni. Una cosa è però certa, ancora una volta, così come era stato con Marsilio ai tempi dell’aumento delle tasse, la Mannetti si è dimostrata pronta dire la sua senza farsi troppi problemi di colore o di partito, tanto da spingere qualcuno a chiedersi sui social «e se il governo fosse l’opposizione del governo stesso?»