24 Ottobre 2025 - 09:35:34

di Redazione

 Il 28 e 29 ottobre, il CodyTrip accompagnerà le scuole italiane di ogni ordine e grado in Abruzzo, a visitare L’Aquila, Capitale italiana della Cultura 2026, e il Gran Sasso d’Italia, il massiccio più alto degli Appennini, che ospita i Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare (Lngs-Infn), e sulla cui sua sommità sorge la stazione osservativa dell’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo, una delle strutture dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf). 

CodyTrip è il format di gite scolastiche online ideato da Alessandro Bogliolo dell’Università di Urbino e organizzato da Digit S.r.l., in collaborazione con l’Università di Urbino e Giunti Scuola, che lo scorso anno ha coinvolto oltre 47 mila partecipanti nei luoghi dell’astrofisica italiana. Sebbene l’iniziativa sia rivolta principalmente alle scuole, il CodyTrip 2025 è aperto alla partecipazione anche delle famiglie e di chiunque desideri vivere un’esperienza di turismo culturale non convenzionale. Attualmente sono quasi 10 mila gli iscritti, provenienti da oltre 400 città in tutto il territorio nazionale.

La mattina del 28 ottobre la gita virtuale farà tappa ai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare. La visita, guidata dal ricercatore Federico Ferraro, offrirà ai visitatori l’opportunità di esplorare il laboratorio sotterraneo più importante al mondo per lo studio della fisica delle astroparticelle, in cui sono ospitati esperimenti internazionali che indagano temi fondamentali della fisica moderna. Durante il percorso, i partecipanti potranno conoscere gli attuali studi sulla materia oscura e sui neutrini, i decadimenti rarissimi e le ipotesi sulla nascita dell’Universo. Potranno entrare, ad esempio, all’interno di Xenon, esperimento in aggiornamento tra i più sensibili per la ricerca della materia oscura. Alcune delle tecniche e tecnologie che rendono possibile la realizzazione di questi studi così complessi saranno illustrate in particolari infrastrutture di superficie: il laboratorio di additive manufacturing, dove vengono progettati e realizzati componenti di altissima precisione destinati agli esperimenti; e la camera pulita di Noa, all’interno della quale vengono prodotti dispositivi in silicio capaci di operare a temperature estremamente basse. 

Nel pomeriggio del 28 ottobre, studenti e studentesse di tutta Italia saranno accolti virtualmente dai ricercatori dell’Osservatorio astronomico d’Abruzzo presso la stazione osservativa Inaf di Campo Imperatore. Chiara Badia, Fiore De Luise e Gaetano Valentini li accompagneranno in un viaggio alla scoperta dell’osservatorio, illustrando il funzionamento dei telescopi, le tecniche di osservazione e i principali ambiti di ricerca. I partecipanti potranno conoscere da vicino il telescopio ottico Wot, di tipo Schmidt, con uno specchio di 90 cm di diametro, e il telescopio infrarosso Vit, giunto a Campo Imperatore negli anni Novanta grazie a una collaborazione tra gli osservatori di Roma, d’Abruzzo e di Pulkovo (San Pietroburgo). La sua storia affonda le radici nella Seconda guerra mondiale, e i ricercatori dell’Inaf avranno il piacere di raccontarla durante la visita.

La strumentazione di Campo Imperatore partecipa anche ai programmi di ricerca e monitoraggio di detriti spaziali fornendo dati utili a determinare la posizione e la traiettoria di frammenti di satelliti e lanciatori, più o meno grandi, che potrebbero cadere sulla superficie terrestre. C’è poi un altro filone di ricerca che mira principalmente alla scoperta e al monitoraggio di nuove sorgenti o di oggetti la cui luminosità cambia improvvisamente e spesso inaspettatamente: il Campo Imperatore Transients Observer, la cui attività è legata allo studio delle onde gravitazionali.

Proprio con il racconto della scoperta delle onde gravitazionali, Marica Branchesi, professoressa del Gran Sasso Science Institute (Gssi), associata all’Inaf e all’Infn, porterà le scuole nell’affascinante mondo dell’astronomia multi-messaggera, ambito in cui ha avuto un ruolo di primo piano nel favorire l’unione tra l’astronomia osservativa e la fisica degli interferometri.

Infine, la giornata si concluderà a Santo Stefano di Sessanio e Rocca Calascio, a oltre 1.400 metri di altitudine, dove si svolgerà la “lettura della buonanotte”. Mercoledì 29 ottobre sarà invece la giornata dedicata all’Aquila e alla sua storia.

L’iscrizione è gratuita e attiva su Eventbrite. Tutti i dettagli sul programma della gita sono disponibili sulla pagina web del Cody Trip 2025