25 Ottobre 2025 - 10:44:29
di Redazione
Un accordo tra le regioni abruzzese, molisana e pugliese, per la valorizzazione culturale del Tratturo Magno, primo passo verso un progetto interregionale dedicato ai Cammini moderni.
La bozza dell’accordo è stata presentata questa mattina, all’auditorium del parco del Castello, in occasione del Festival del Tratturo, promosso dall’associazione Il Tratturo Magno 4.0, presieduta da Danilo Taddei, con il patrocinio del Ministero del Turismo, il Ministero della Cultura, delle Regioni Abruzzo e Molise, della Provincia dell’Aquila, dell’Università dell’Aquila, del Comune dell’Aquila, di USRA e USRC, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio L’Aquila-Teramo, dell’Archivio di Stato di Foggia, di Federparchi, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, della Camera di Commercio Chieti-Pescara e di Confindustria L’Aquila, con Il Capoluogo d’Abruzzo media partner.
«L’obiettivo è rigenerare in chiave moderna un percorso millenario, perché riteniamo che sia un percorso unico che parte della chiesa di Collemaggio e arriva all’obelisco di Foggia, dove confluivano tutti i tratturi ma il tratturo magno è il primo dei tratturi regi. Ha una conformazione naturalistica eccezionale, perché passa dalla montagna alla costa dei trabocchi, ed è davvero qualcosa di unico. Tocca tre regioni, l’Abruzzo, la Puglia e il Molise e vogliamo far sì che ci sia un unico percorso riconoscibile che abbia un appeal importante per i visitatori. A tal fine, è necessario quindi che si faccia una ricostruzione identitaria, mettendosi insieme in un protocollo di intesa messo giù con professionisti e consiglieri di Stato che speriamo, entro l’anno solare, di protocollare e sottoscrivere», ha detto Taddei.
Tanti, nella mattinata, i momenti di approfondimento culturale legati al tema dei tratturi. In particolare, il professor Giuseppe Carlone, docente di Storia del Territorio alla Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio del Politecnico di Bari, ha illustrato i segreti dell’Atlante Crivelli: «Gli atlanti rivestono un’importanza primaria, perché parliamo di tratturi, infrastrutture gigantesche che i compassatori regi, incaricati della reintegra, descrivevano percorrendo a piedi un territorio vastissimo. Parliamo quindi di una mole consistente di dati relativi non solo ai percorsi, ma anche alle coltivazioni, ai fiumi, alle strade, alle chiese e tanto altro ancora. Tutti dati che erano andati perduti e che oggi tornano alla luce. Riconquistare la memoria storica è fondamentale per dare il giusto valore al grande patrimonio culturale del Mezzogiorno di cui andare fieri»
Nel pomeriggio, ci sarà infine la cerimonia del Premio Letterario Internazionale “Il Tratturo Magno”, promosso in collaborazione con il Club per l’Unesco dell’Aquila e Casartigiani e gemellato con il Concorso letterario Il Rovo.

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