29 Ottobre 2025 - 19:06:12
di Vanni Biordi
La cerimonia d’apertura del nuovo anno accademico dell’Università per la Terza Età (UTE) dell’Aquila, all’Auditorium dell’ANCE, è destinata a segnare un momento non solo di celebrazione per l’istituzione aquilana, ma anche un significativo punto di svolta per le politiche regionali dedicate alla popolazione anziana.
L’evento, che ha visto la partecipazione di figure istituzionali e culturali, tra cui il Presidente dell’Università per la Terza Età, il dottor Marco Fanfani, il dottor Goffredo Palmerini e il giornalista Angelo De Nicola, si configura come il palcoscenico per un annuncio di grande rilevanza: l’imminente emissione di un bando regionale da 3 milioni e 800 mila euro interamente dedicato ai progetti per l’invecchiamento attivo in Abruzzo.
La notizia, data dall’Assessore regionale Roberto Santangelo, aggiunge un elemento di grande contesto e prospettiva all’inaugurazione dell’Università per la Terza Età, realtà che da oltre quarant’anni incarna proprio il principio dell’invecchiamento attivo e della formazione permanente. L’Assessore ha specificato che il bando, mirato a sostenere iniziative che promuovano il benessere, l’inclusione sociale e il ruolo attivo degli anziani nella comunità, sarà aperto a progetti provenienti da tutte e quattro le province abruzzesi. La sua pubblicazione è attesa tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, offrendo così un immediato e robusto sostegno finanziario al settore.
Questo stanziamento di fondi non è solo una cifra significativa, ma rappresenta un’azione concreta della Regione Abruzzo in linea con le moderne politiche socio-sanitarie, che riconoscono nel mantenimento delle attività cognitive, fisiche e sociali un fattore chiave per la qualità della vita nella terza età e per la sostenibilità del sistema sociale. L’investimento mira a incentivare una rete di progetti capaci di andare oltre la semplice assistenza, puntando sull’autonomia, lo scambio intergenerazionale e la valorizzazione delle competenze degli anziani.
L’annuncio regionale trova il suo contesto ideale nell’attività dell’Università per la Terza Età dell’Aquila. Con circa 300 iscritti, e con le iscrizioni ancora aperte, l’Università per la Terza Età si conferma un centro nevralgico per la vita culturale aquilana. Il programma di novembre 2025, dettagliato in occasione dell’inaugurazione, è un chiaro esempio di questo impegno.
Il calendario spazia dalla psicologia con la conferenza del professor Simone Migliore su “Mente attiva nella Terza Età. Prevenzione e potenziamento delle capacità cognitive”, previsto per mercoledì 5 novembre, alla scienza con “Il mondo dei microbi” del professor Aldo Lepidi, previsto per il 12 novembre. Non mancano l’arte, con la presentazione sulla “Mostra di Remo Brindisi e Italo Celli” alla Banca d’Italia il 13 novembre, a numero chiuso e su prenotazione, e la storia, che affronterà temi di respiro globale e locale con gli interventi del professor Francesco Fagnani su “Il secondo dopoguerra fra migrazioni forzate, geopolitica e nuovi assetti territoriali”, messo in agenda per il 19 novembre, e del professor Alfonso Forgione su “La città che non morì: Amiternum e l’origine del Medioevo aquilano”, il 26 novembre.
Le attività dell’Università per la Terza Età, con lezioni tenute in sedi istituzionali come la Sala Ipogea e la Sala Benedetto Croce del Consiglio Regionale, testimoniano la profonda integrazione dell’Università nel tessuto cittadino e l’alta qualità dell’offerta formativa.
La concomitanza tra l’inaugurazione di un’istituzione dedicata alla formazione degli anziani e l’annuncio di un maxi-finanziamento regionale non è casuale. Sottolinea una visione strategica che vede le realtà associative, come l’Università per la Terza Età, non come semplici luoghi ricreativi, ma come attori fondamentali per l’attuazione delle politiche di invecchiamento attivo. Le future risorse regionali potranno amplificare l’impatto di iniziative preesistenti e stimolare la nascita di nuovi progetti, contribuendo a fare dell’Abruzzo una regione all’avanguardia nella valorizzazione dell’età “bianca”.
L’attesa è ora tutta concentrata sulla pubblicazione del bando, che fornirà il dettaglio delle linee guida per l’accesso ai fondi.
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