29 Ottobre 2025 - 11:35:30
di Martina Colabianchi
La Poliomielite al centro di un incontro formativo e scientifico, rivolto agli studenti universitari, è stato organizzato come ogni anno dal Rotary Club dell’Aquila in occasione della giornata mondiale dedicata alla terribile patologia, debellata quasi in tutto il mondo ma su cui è necessario ancora porre una particolare attenzione. Molto importante il ruolo del Rotary Club in tutto il mondo, che ha messo in campo raccolte di finanziamenti straordinari che hanno permesso di vaccinare milioni di bambini.
«Il Rotary ha un ruolo fondamentale, per cui è un onore e un piacere partecipare a queste giornate ed essere tra gli organizzatori perché mettiamo a frutto uno dei nostri principi fondamentali – ha spiegato il presidente del Rotary L’Aquila Roberto Maccarrone -. Io ho fatto due conferenze a Pescara e qui a L’Aquila, tutte con i giovani. Quando vedi i giovani partecipare ti si apre sempre il cuore, vengono per mille motivazione ma poi riesci a cogliere dell’interesse, e questo è un obiettivo importante. Il futuro è loro, e secondo me questi incontri sono fondamentali per la crescita e la formazione degli studenti».
Nonostante i progressi della scienza che hanno portato alla produzione e distribuzione di vaccini, che hanno contribuito a salvare tantissime vite, la malattia è ancora presente in alcune aree del mondo, in particolare in Pakistan e Afghanistan.
«Nel 1979 è stato eradicato il Vaiolo, infatti adesso non si effettua più la vaccinazione. L’obiettivo ambizioso del Rotary è quello di arrivare all’eradicazione completa della Poliomielite – ha dichiarato la presidente della commissione Fondazione Rotary Club L’Aquila, Rossella Iannarelli -. Ci si era quasi arrivati, nel 2021 nel mondo erano stati riportati solo 5 casi, uno in Afghanistan e 4 in Pakistan. Le recenti guerre, con la compromissione dei sistemi sanitari, con la migrazione delle popolazioni dagli scenari di guerra, ha portato a una diffusione di questi iniziali 5 casi. Nel 2024, siamo arrivati a 99 casi tra Afghanistan e Pakistan, gli unici due Paesi nel mondo in cui la malattia è ancora endemica. Quest’anno, fortunatamente, c’è stata una riduzione dei casi e dai 99 del 2024 siamo arrivati a 38 del 2025».
«I ragazzi hanno risposto a questa occasione unica per loro, perché oggi tutto il mondo si ricorda una cosa eccezionale: questa Polio, che è una malattia terribile, in realtà è stata debellata da un vaccino specifico che ha salvato la vita di tantissime persone. I ragazzi devono sapere che la ricerca va avanti, devono credere nella scienza e devono essere loro stessi, quando poi saranno professionisti, gli ambasciatori del valore della ricerca scientifica che, a volte, ha fatto dei miracoli come in questo caso, debellando una malattia che di fatto non aveva terapia», ha sottolineato il professor Massimo Casacchia, professore emerito di psichiatria.
Proprio ai più giovani sono dedicati incontri come questo, affinché anche chi in futuro voglia intraprendere una carriera nell’ambito della medicina, conosca sintomi e prevenzione di questa malattia così terribile.
«La Polio è una malattia che le nuove generazioni conoscono poco – ha sottolineato la professoressa Maria Grazia Cifone, ordinaria di Patologia generale -. Hanno visto foto su qualche libro di storia, ma speriamo che possano non vedere mai casi di Poliomielite. Ma è importante che la conoscano, perché a causa di tutti questi flussi migratori e guerre, dobbiamo tenere alta l’attenzione e, quindi, essere sempre pronti. È quindi giusto che i futuri medici, infermieri, conoscano questa realtà almeno a livello informativo. Quindi, questo appuntamento che, grazie al Rotary, continuiamo a portare ogni anno dentro le nostre strutture universitarie è importante a livello educativo ed informativo perché, anche se soprattutto nei Paesi occidentali la vaccinazione ha risolto ed eradicato completamente questa malattia, è giusto che loro siano comunque a conoscenza e siano pronti nell’eventualità dovesse riemergere, come in qualche Paese sta avvenendo, questo tipo di patologia terribile la cui diffusione potrebbe essere anche molto rapida».
LAQTV Live