29 Ottobre 2025 - 12:35:25
di Martina Colabianchi
Nel 2024 in Italia sono stati commessi 155.590 furti in abitazione (+5,4% rispetto al 2023) come risultato di una crescita ininterrotta che ha segnato gli ultimi quattro anni dopo il crollo del 2020. I dati provvisori relativi al primo semestre del 2025, però, danno speranza segnando un’inversione di tendenza, con 61.555 furti in abitazione denunciati (-8,6% rispetto allo stesso periodo del 2024).
È quanto emerge dal 4° Rapporto dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla Sicurezza della casa, realizzato con il contributo del Servizio analisi criminale del ministero dell’Interno.
M la criminalità non è la stessa in tutti i territori, e i dati sui furti in abitazione lo confermano evidenziando come ci siano grandi differenze a livello regionale, provinciale e di città capoluogo.
Al primo posto per numero di furti in valore assoluto, nel 2024, si posiziona la Lombardia, dove sono stati denunciati 34.333 reati, seguita dal Veneto, con 18.561, e dal Lazio, con 16.464. Si tratta delle stesse tre regioni che occupavano il podio dello scorso anno, seppure con posizioni diverse (nel 2023 la Lombardia era prima, il Lazio era al secondo posto e il Veneto al terzo). Quanto all’Abruzzo, la sua posizione è stabile al 14° posto come nel 2023, con 2.933 reati denunciati, corrispondenti a un -0,4% rispetto ai dati relativi al 2019. Rispetto allo scorso anno, invece, la nostra regione registra un aumento del 10,6% dei reati.
Sette regioni sono sopra la media Italia di 26,4 reati per 10.000 abitanti mentre tredici, tra cui l’Abruzzo con 23,1, sono sotto la media. Agli ultimi posti Sardegna con 8,3 furti in casa per 10.000 abitanti, Calabria con 8,6 e Basilicata con 11,1 per 10.000.
Ma il rapporto presenta anche un indice regionale sulla sicurezza domestica, che va a calcolare la possibilità che avvengano eventi pericolosi all’interno di un’abitazione basandosi su due indicatori: la sicurezza della zona di residenza, relativa alla possibilità, reale o percepita, di subire un reato nella propria Regione di residenza e la sicurezza dell’ambiente domestico in cui si vive.
Variabile, e in complessivo miglioramento, l’Abruzzo, partito dodicesimo nel 2023, e posizionato al nono posto quest’anno con un punteggio di 101,8.
Per il terzo anno consecutivo, la regione Marche si trova al primo posto nella graduatoria regionale della sicurezza domestica, con un valore dell’Indice di sicurezza domestica di 117,9 rispetto alla media nazionale 100. Consolida la sua posizione anche la regione Sardegna che si colloca in seconda posizione per il secondo anno consecutivo (era sesta nel 2023) con un punteggio di 115,2. Terza la Calabria, che guadagna una posizione rispetto allo scorso anno e ben 8 posizioni rispetto al 2023, quando era all’undicesimo posto del ranking e ottiene un punteggio di 110,8.
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