30 Ottobre 2025 - 11:20:02
di Tommaso Cotellessa
L’emergenza sociale torna al centro del dibattito politico aquilano grazie a un intervento del consigliere comunale di Alleanza Verdi e Sinistra, Lorenzo Rotellini, che denuncia una crescente condizione di povertà nel capoluogo abruzzese, accompagnata — a suo dire — da una colpevole assenza di servizi e di attenzione verso le fasce più fragili della popolazione.
«Nella nostra città esiste una povertà silenziosa, spesso invisibile, ma terribilmente reale — scrive Rotellini — Decine di persone vivono tutto l’anno per strada, dormendo al freddo e al gelo, senza un tetto, senza un punto di riferimento, senza che nessuno se ne assuma davvero la responsabilità. È una realtà che non possiamo più ignorare».
A rendere ancora più urgente la questione, spiega il consigliere, è l’arrivo in città di circa venticinque migranti richiedenti asilo, tutti giovani uomini tra i venti e i trent’anni, giunti all’Aquila dopo un lungo viaggio lungo la rotta balcanica.
Come riferisce Rotellini, questi ragazzi sono costretti a dormire sotto i portici o sui marciapiedi, impossibilitati a formalizzare la domanda d’asilo a causa di quello che definisce un “paradosso burocratico”: per presentare la richiesta serve infatti un indirizzo di residenza, requisito impossibile da soddisfare per chi non ha una casa.
«È inaccettabile — sottolinea Rotellini — che, in una città capoluogo come L’Aquila, non esista ancora un dormitorio pubblico. È una mancanza grave, una ferita aperta per tutta la comunità aquilana».
Nonostante l’assenza di strutture, cittadini e volontari stanno cercando di sopperire alle carenze istituzionali con grande generosità, portando cibo, coperte e sacchi a pelo a chi vive per strada.
Un ruolo fondamentale è svolto dai volontari della Mensa di Celestino, che ogni giorno accolgono e assistono centinaia di persone in difficoltà. «Solo negli ultimi giorni — ricorda Rotellini — vengono serviti tra i 150 e i 200 pasti a pranzo e altrettanti a cena, a persone italiane e straniere. Tuttavia, la città continua a essere priva di una struttura notturna dove queste persone possano dormire al riparo».
Il consigliere AVS richiama quindi l’attenzione del Comune sulla necessità di affrontare la povertà non più come emergenza, ma come priorità politica e morale.
«Non si può continuare a considerarla un problema secondario. Se il Comune non interviene con una visione chiara e un coordinamento stabile tra le realtà del territorio — avverte Rotellini — continueremo a vivere situazioni di emergenza ogni inverno. Bisogna mettere in rete chi già opera ogni giorno: associazioni, parrocchie, volontari, operatori del terzo settore».
Rotellini propone l’istituzione di un tavolo permanente per l’emergenza povertà, con il compito di coordinare le risorse e le energie presenti sul territorio e di valutare l’apertura immediata di un dormitorio comunale, gestito da una rete di associazioni riconosciute.
«È tempo di passare dalle parole ai fatti — conclude il consigliere — Il Comune dell’Aquila ha gli strumenti per individuare spazi e immobili da destinare all’accoglienza temporanea delle persone senza dimora. Sarebbe un gesto concreto, un segno di civiltà».
Per Rotellini, la dignità delle persone deve tornare al centro dell’agenda politica cittadina:
«L’Aquila non può ricostruirsi davvero se lascia qualcuno indietro. La ricostruzione morale e sociale è parte della rinascita della nostra comunità. Nessuno deve dormire per strada, nessuno deve essere invisibile».
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