30 Ottobre 2025 - 09:51:09
di Tommaso Cotellessa
L’emorragia dei cervelli in fuga è una delle problematiche che più affligge il centro-sud della Penisola, toccando con particolare intensità le aree interne afflitte da condizioni di marginalità che le penalizzano agli occhi di chi desidera costruirsi un futuro, magari facendo fruttare i suoi anni di studio nella propria terra.
A certificare il significativo coinvolgimento dell’Abruzzo all’interno del fenomeno dei cosiddetti cervelli in fuga è il rapporto rapporto Sud Innovation 2025 che nella sezione dedicata all’Abruzzo evidenzia come nel 2019 la regione occupava la seconda posizione nazionale per numero di laureati nelle discipline Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) con 18,2 laureati ogni mille abitanti nella fascia d’età 20-29 anni, a fronte di una media italiana stimata intorno al 15%.
Si tratta di un dato da rivendicare con orgoglio, tuttavia – come ha fatto notare il segretario regionale di Sinistra italiana – Avs, Daniele Licheri – l’Abruzzo pur vantando un numero di laureati nell’area Stem più alto della media nazionale, registra «un’emorragia di giovani che pesa sul sistema regionale, in termini di innovazione, di ricadute sull’indice di invecchiamento della popolazione e di conseguenza sul welfare». Per Licheri serve, dunque, uno scatto che contribuisca a creare un ecosistema che, attraverso investimenti e incubatori d’imprese, puntino sulle start up giovani.
«Queste risorse umane – scrive Licheri – emigrano poi dall’Abruzzo, con una fuga di giovani che impoverisce il nostro sistema: 922 partenze di giovani nel 2023 e oltre 8.500 in tredici anni. Senza strumenti di co-investimento o piattaforme regionali dedicate, le start up innovative locali faticano ad essere competitive ed attrattive. Cosa succede ai giovani tra il momento della laurea e la decisione di fuggire, al bivio dell’ingresso nel mercato del lavoro? Riteniamo che manchi un sostegno vero ai processi di innovazione e alle start up, che richiederebbero invece maggiori investimenti, opportunità per i giovani, stimolo agli incubatori di impresa. Altra criticità rilevata è la scarsa capacità di attrarre studenti e ricercatori internazionali. E’ una spirale pericolosa, perché se non si inverte la rotta, l’indice di invecchiamento della popolazione continuerà a crescere, con effetti pesanti sul welfare, a partire dalla sanità».
LAQTV Live