31 Ottobre 2025 - 15:36:50
di Martina Colabianchi
I carabinieri dell’Aquila hanno arrestato in flagranza per truffa aggravata in concorso una ragazza di 22 anni, con precedenti penali, per aver cercato di truffare una 90enne residente in città insieme ad un complice minorenne, deferito in stato di libertà alla Procura minorile del capoluogo.
L’anziana, nel primo pomeriggio, ha ricevuto una chiamata da parte di una persona che, qualificandosi come carabiniere, le ha comunicato che la vettura di sua nipote era stata notata sul luogo di una rapina, aggiungendo che il pianto di una donna, che si poteva udire in sottofondo, proveniva proprio dalla nipote dell’anziana, accusata di aver preso parte al reato.
La telefonata prosegue con l’indicazione di consegnare tutti i gioielli presenti in casa ad un collega che di lì a poco si sarebbe presentato presso l’abitazione. La consegna dei gioielli, viene specificato nella chiamata, era necessaria per poter procedere al loro controllo per escluderne la provenienza illecita.
Dopo qualche istante, in effetti, un giovane si presenta a casa della 90enne, ancora ignara di essere vittima di un raggiro, e si fa consegnare tutti i monili in oro che ha in casa, per poi allontanarsi a bordo di un’auto, condotta da una donna.
La scena, però, non sfugge ad una pattuglia dei carabinieri in servizio nel centro cittadino, insospettiti da un giovane che, con un sacchetto in mano, saliva velocemente a bordo di una vettura che, sino a pochi istanti prima, era rimasta in sosta con il motore acceso.
I carabinieri hanno proceduto immediatamente a fermare la vettura e ad identificare gli occupanti.
Gli uomini dell’Arma hanno impiegato pochi minuti a ricostruire l’intera vicenda e, soprattutto, ad identificare l’ignara vittima, a cui è stata riconsegnata l’intera refurtiva, compresa una vera nuziale di enorme valore affettivo.
La giovane è stata condotta presso le camere di sicurezza della caserma di via del Beato Cesidio, in attesa dell’udienza di convalida.
L’attività di indagine dei carabinieri prosegue al fine di accertare se i due si siano resi responsabili di altre truffe in danno di anziani nel territorio aquilano.
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