04 Novembre 2025 - 12:53:00
di Tommaso Cotellessa
Un appuntamento con la memoria e la storia è in programma venerdì 7 novembre alle ore 17.30 presso la Libreria Colacchi in corso Vittorio Emanuele II, n. 5 all’Aquila, dove si terrà la presentazione del libro “Una rupe nella tempesta – Aldo Oberdorfer: vita e scritti di un perseguitato politico” di Gianni Orecchioni.
L’incontro, moderato dal presidente dell’Istituto abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea (Iasric), Carlo Fonzi, vedrà l’autore dialogare con Fabrizio Marinelli, presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio dell’Aquila, e con la giornalista e socia Iasric Maria Rosaria La Morgia.
Orecchioni, presidente della storica casa editrice Carabba e socio dell’Istituto, aveva già presentato la monografia al Salone del Libro di Torino lo scorso maggio, ricevendo grande interesse per l’approfondimento dedicato a Aldo Oberdorfer, figura di intellettuale e uomo politico poco conosciuta ma di grande valore civile.
Triestino, ebreo e cultore del socialismo riformista, Oberdorfer fu perseguitato “per le sue origini o per le sue idee”, come si legge nella presentazione del volume. Dopo l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il 5 luglio 1940 venne arrestato e internato nel campo di concentramento di Lanciano, la stessa città in cui aveva iniziato la sua carriera di insegnante. Qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, vittima delle leggi razziali e della repressione politica.
Il libro nasce da un’intuizione dell’autore, ispirata dal volume “L’internata numero 6” di Maria Eisenstein, scrittrice polacca di origine ebraica internata a Lanciano, che citava brevemente Oberdorfer nel suo diario. Quella breve menzione è diventata per Orecchioni la scintilla di una ricerca approfondita, che ha riportato alla luce la storia di “un vero eroe del civismo, emblema di fermezza morale e culto della libertà”, come si legge nella quarta di copertina.
L’iniziativa, promossa dall’Iasric, vuole essere non solo una presentazione letteraria ma anche un momento di riflessione collettiva sulla memoria e sul valore della libertà.
L’ingresso è libero e gratuito.
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