06 Novembre 2025 - 19:34:14

di Tommaso Cotellessa

Torna ad accendersi il dibattito attorno alla questione migratoria nel territorio aquilano. Dopo lo scontro politico scaturito, la scorsa settimana, dall’arrivo di 35 migranti nel comune dell’Aquila, il sindaco Pierluigi Biondi riapre la vicenda segnalando un nuovo episodio.

Nel pomeriggio di ieri, infatti, 25 migranti “di terra” si sarebbero presentati dinanzi alla Prefettura dell’Aquila, suscitando la reazione del primo cittadino, che ha alluso a un possibile traffico clandestino di persone. Il tema è stato anche al centro di una riunione urgente in Prefettura, cui hanno partecipato anche l’assessore alla Protezione civile e Sicurezza urbana, Fabrizio Taranta, e l’assessore alla Polizia locale, Laura Cucchiarella.

In un messaggio pubblico, Biondi ha scritto che i migranti sarebbero stati «depositati» davanti al palazzo del Governo. Il sindaco ha poi puntato il dito contro quelli che definisce i «soliti sciacalli che mercanteggiano esseri umani come fossero oggetti», ribadendo la posizione ferma del Comune in materia di accoglienza.

«L’ho già detto e lo ribadisco: il Comune dell’Aquila non è disponibile a ospitare chicchessia nei propri alloggi che non siano coloro previsti nei programmi di accoglienza già in essere, né ora né mai. Allo stesso modo – ha aggiunto Biondi – chiederò che vengano individuati gli squallidi personaggi che lucrano sulla disperazione di queste persone, affinché gli aquilani possano guardarli in faccia e conoscere chi fa affari sulla pelle di donne e uomini in difficoltà, minando la pacifica convivenza della nostra comunità».

Durante la riunione in Prefettura, è stato stabilito anche un rafforzamento dei controlli nei punti di maggiore interesse per intercettare eventuali movimenti sospetti e prevenire possibili fenomeni di sfruttamento.

«Non possiamo accettare che qualcuno utilizzi la fragilità di esseri umani per fini commerciali o propagandistici – ha rimarcato il sindaco a margine dell’incontro -. Ci occuperemo – aggiunge – delle situazioni di particolare vulnerabilità, che al momento non emergono. L’Aquila è, e resta, una città accogliente, solidale, capace di integrare nel proprio tessuto sociale comunità straniere da ogni parte del mondo. Abbiamo tanti cittadini di diverse nazionalità che lavorano, studiano e vivono qui, contribuendo ogni giorno alla crescita economica, sociale e culturale del territorio. Tuttavia, non possiamo tollerare che l’accoglienza venga gestita in modo opaco, improvvisato o, peggio, strumentale», ha ribadito il sindaco.

Parole destinate a riaccendere il dibattito politico, dopo le polemiche dei giorni scorsi che hanno visto schierarsi in prima linea anche gli esponenti di Alleanza Verdi e Sinistra, critici nei confronti della posizione del sindaco.