08 Novembre 2025 - 14:02:52
di Redazione
«Polarizzare lo scontro su un piano ideologico, ed evitare così di rispondere sullo scippo delle dogane, sugli appalti milionari affidati con procedure dirette alle solite imprese, sullo stato di crisi di Asm, sulla mancata ricostruzione delle scuole, sui cantieri che vengono aperti senza pianificazione, sul traffico paralizzato da scelte folli, come la rotatoria realizzata davanti la Caserma Rossi a pochi metri da quella già esistente, sui centri commerciali che spuntano uno accanto all’altro, senza alcuna pianificazione, sul Prg che giace dimenticato in un cassetto. Il tentativo di Biondi e della sua Giunta è, oramai, evidente».
Lo scrive in una nota il Partito Democratico aquilano, replicando così al sindaco Pierluigi Biondi che in una intervista a Laqtv ha affermato, sulla questione dei migranti in città, che «chiederà di accertare se dietro questi arrivi, evidentemente telecomandati, ci sia una strategia o una regia», in risposta all’invito da parte delle opposizioni di denunciare in Procura eventuali “nomi e cognomi”.
Il sindaco ha inoltre attaccato duramente il centro sinistra definendolo «accecato dall’ideologia immigrazionista e dal difendere i mercanti di uomini»
Secondo i dem, «Provare a strumentalizzare la vicenda dei migranti arrivati in questi giorni all’Aquila, soffiando sulla paura dei cittadini, evocando attacchi alla città e sindaci musulmani, per sviare dai fallimenti politici oramai acclarati ed evitare, d’altra parte, di mettere in evidenza le pesanti responsabilità del Governo sulla mancata gestione dei processi migratori. Ieri Biondi e la sua Giunta parlavano di ‘mercanteggiamento’ di esseri umani, di ‘associazioni che vorrebbero nascondere immigrati irregolari’, di ‘squallidi personaggi che lucrano sulla disperazione delle persone’, di ‘sciacalli’ che avrebbero ‘depositato’ i migranti sotto la Prefettura. Oggi il sindaco prova a correggere il tiro, evidentemente consapevole di aver detto una marea di fandonie».
«Dunque le certezze di ieri, le accuse ad associazioni che lucrerebbero sui migranti portandoli all’Aquila per mettere sotto attacco la città, sono diventate oggi richieste di chiarezza – prosegue la nota – A non aver capito le sue parole, dice Biondi, è la sinistra immigrazionista. La verità è che le risposte ci sono, pubblicate stamane anche dai quotidiani e note da giorni a chi opera nell’accoglienza: l’unica regia è quella dei giovanissimi migranti che scambiano informazioni tra loro attraverso tik-tok, consigliandosi dove andare, scambiandosi informazioni, condividendo esperienze e opportunità. Possono esserci diversi motivi che spiegano la scelta di venire all’Aquila: la speditezza delle procedure per entrare nei circuiti dell’accoglienza, per esempio, più rapide in una città piccola piuttosto che in un centro metropolitano, o magari la capacità di accoglienza, più agevole in un piccolo centro rispetto alle grandi città. Eccola la regia che sta dietro ‘l’attacco alla città’: a questo punto, Biondi potrebbe denunciare tik tok, scagliandosi contro i social network e il passaparola».
«Altro che trafficanti di esseri umani – aggiunge il Pd – Siamo al ridicolo; peggio, siamo alla peggiore delle strumentalizzazioni, alla propaganda, alla menzogna per coprire le evidenti responsabilità politiche. E sì, perché la responsabilità politica è del Governo che ha la responsabilità dei processi migratori, che su questi temi ha fatto una infinita campagna elettorale arrivando a promettere di bloccare gli arrivi, e che oggi, al contrario, non riesce a gestire i flussi di migranti, a governare i processi di accoglienza, con i giovani migranti che si muovono nel Paese sperando in una risposta delle Prefetture. Ma Biondi non può mica prendersela con il Governo, con la sua premier Meloni, con il suo Ministro degli Interni Piantedosi. E allora, meglio alzare un polverone, evocare sciacalli che non esistono, fantasmagorici attacchi alla città, e chi ne se ne importa se, così, si alimentano le paure dei cittadini mettendo a rischio l’ordine pubblico, se si getta fango sulle associazioni che, in città, danno risposte di umanità a giovanissimi migranti costretti a dormire all’addiaccio».
«Sbraita alla luna Biondi, incapace di dare risposte alla città e preoccupato di non dare disturbo al suo governo – conclude la nota – Urla, sbraita, accusa col suo codazzo di assessori compiacenti, pur di nascondere i fallimenti di una destra che, oramai da anni, governa il Paese, la Regione, la Provincia e il Comune. La colpa è della sinistra immigrazionista che, come è arrivato a scrivere stamane l’ineffabile assessore De Santis, oramai una caricatura mal riuscita di Salvini, tra ruspe e scelte urbanistiche che stanno paralizzando la città, vorrebbe un sindaco musulmano. Verrebbe da ridere, se non fosse tutto tragicamente imbarazzante. Si vergogni il sindaco dell’Aquila, per aver calpestato, ancora una volta, il suo ruolo istituzionale di primo cittadino pur di difendere le responsabilità politiche del suo partito. Si vergogni, per aver strumentalizzato giovani migranti in cerca di accoglienza pur di non rispondere dei suoi fallimenti. Altro che polso di ferro: Biondi non è in grado neanche di tenere la schiena dritta».
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