08 Novembre 2025 - 11:15:28
di Redazione
Vittorio Agnelli compie 100 anni.
Nato l’8 novembre 1925, Agnelli si è laureato in Economia e Commercio ed è stato professore di Ragioneria e Tecnica all’Istituto tecnico commerciale dell’Aquila, educando intere generazioni di giovani.
Da sempre militante comunista, è stato lo storico amministratore della Federazione provinciale del Pci aquilano.
Consigliere comunale negli anni ’70 per due legislature, con i sindaci Tullio De Rubeis e Ubaldo Lopardi, è stato più volte designato nei Collegi di revisori dei conti della Asl, della Camera di Commercio e di altri enti e istituzioni.
Grande appassionato di montagna, è inoltre iscritto al Cai da 80 anni.
A celebrarlo, la Fondazione Abruzzo Riforme in una nota.
«Quando si raggiungono questi traguardi si riesce a capire il valore straordinario di una persona, della vita che ha trascorso, del mondo in cui è vissuto – si legge nella nota – Per noi, Vittorio è un esempio. Di quelli veri a cui si guarda con ammirazione e stupore, provando a riconoscersi in lui e a conservare – almeno in una piccolissima parte – un po’ del suo patrimonio umano, politico e civile. Vittorio è nato all’Aquila l’8 novembre 1925 – ricordava sorridendo che era facile festeggiare con i compagni di partito, perché il suo compleanno cadeva il giorno dopo l’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre – da una notissima e storica famiglia antifascista che durante gli anni dell’occupazione tedesca dell’Aquila è stata di infaticabile supporto e di vitale aiuto agli ex prigionieri alleati e slavi, agli esponenti della Resistenza aquilana, agli ebrei in fuga dai rastrellamenti. La loro cartolibreria in piazza Palazzo, gestita da Amalia Agnelli, era il centro e il motore per la riconquista della libertà dal fascismo. Gli Agnelli sono stati recentemente ricordati con la piantumazione di un albero nell’inaugurazione del Giardino dei Giusti e delle Giuste che onora i protagonisti di quella “Resistenza umanitaria” che, insieme a quella armata, ha garantito la rete di protezione e salvezza per migliaia di persone durante la guerra».
«Da sempre militante comunista, è stato lo storico amministratore (oggi si direbbe tesoriere) della Federazione provinciale del PCI aquilano negli anni in cui, con le quote delle tessere, le sottoscrizioni degli iscritti e le Feste dell’Unità, si garantiva il funzionamento del partito, si acquisivano le sedi, si rafforzava l’organizzazione – prosegue la nota – E Vittorio gestiva le risorse del partito con un rigore, una moralità, un senso di responsabilità che si trasferiva immediatamente agli iscritti, alle iscritte di tutte le sezioni. Tutti erano tenuti a contribuire economicamente all’attività del partito e a farlo – come dice la Costituzione – in modo progressivo (chi più poteva, più doveva sottoscrivere) e lo si faceva con convinzione e fierezza. Parliamo della Politica con la “P” maiuscola, in grado di formare intere generazioni di uomini e donne, con una funzione educativa culturale e civile e con un confronto ideologicamente duro, ma leale e rispettoso dal punto di vista politico e umano con gli avversari di allora».
«Vittorio era parte di una generazione formidabile di uomini del calibro di Federico Brini, Franco Cicerone, Alvaro Iovannitti, Vittorio Giorgi, Antonio Centi, ma anche di intellettuali come Fulvio Muzi, Nino Carloni, Errico Centofanti, Vittorio Antonellini. Erano gli anni in cui L’Aquila costruiva le basi della sua identità, era il tempo in cui nascevano grandi istituzioni culturali e la città disegnava il suo profilo urbanistico,
industriale e sociale – scrive ancora la Fondazione Abruzzo Riforme – Agnelli ha seguito l’evoluzione politica del Partito continuando ad aderire al PDS, ai DS e ora al PD nel Circolo di Scoppito, dove si è trasferito dopo il terremoto del 2009 con la moglie Maria Pia scomparsa lo scorso anno e la cognata Fabiella Ortenzi. Vittorio è stato un grande appassionato di montagna e del Gran Sasso (una bellissima via di arrampicata di 6° grado è stata aperta da lui e Carlo Leone nel 1964 sullo Sperone centrale del versante sud del Corno Grande) ed è iscritto al CAI da oltre 80 anni. Insieme ai familiari, festeggiamo con orgoglio questo traguardo, fieri di averlo avuto come maestro di politica e di vita, con l’impegno a proteggere e tener vivi i valori della libertà, ella democrazia e del socialismo che ci ha insegnato».
Anche «la comunità del Partito democratico festeggia con affetto il compagno Vittorio Agnelli che compie oggi 100 anni».
«Agnelli è stato e resta un modello per noi tutti – scrivono, in una nota, Valentina Raparelli, segretaria circolo Pd Scoppito, Nello Avellani, segretario Pd L’Aquila e Stefano Albano, segretario Pd provincia dell’Aquila -. Cresciuto in una famiglia antifascista, che durante gli anni dell’occupazione nazi-fascista offri’ aiuto e supporto alla resistenza aquilana, oltre che agli ebrei in fuga dai rastrellamenti, militante comunista, Vittorio è stato lo storico amministratore della Federazione provinciale del PCI aquilano, ruolo che rivestì con responsabilità, rigore e passione.
«Professore di Ragioneria e Tecnica presso l’Istituto Tecnico Commerciale dell’Aquila, ha educato intere generazioni di giovani aquilani. Consigliere comunale negli anni ’70 per due legislature, Vittorio Agnelli è stato protagonista di una straordinaria stagione politica, contribuendo a rilanciare la città in anni caratterizzati da un fermento sociale, culturale e politico che rese L’Aquila un modello nazionale. Terminata l’esperienza del PCI, Vittorio Agnelli ha aderito al PDS prima, ai DS e poi al PD, iscritto al nostro circolo di Scoppito».
«Per noi, un onore oltre che un modello costante di militanza, passione e coerenza. A Vittorio, l’abbraccio affettuoso dei democratici e delle democratiche», concludono i dem.
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