09 Novembre 2025 - 17:37:46

di Tommaso Cotellessa

Continua a far discutere lo stato dell’Istituto Penale per Minorenni San Francesco di L’Aquila inaugurato in grande stile solo pochi mesi fa. Gravi mancanza e condizioni inadeguate, queste sono queste le denunce mosse dalle sigle sindacali riguardo lo stato della struttura.

Denunce, queste ultime, che hanno portato i consiglieri comunali del Partito Democratico aquilano a depositare un ordine del giorno per chiedere un intervento immediato del Comune e la convocazione urgente della Terza Commissione consiliare, con l’audizione delle organizzazioni sindacali e delle autorità competenti, al fine di fare chiarezza sulla vicenda.

«Ma che sta succedendo all’Istituto Penale per Minorenni San Francesco di L’Aquila?» è questa la domanda che l’onorevole Stefania Pezzopane, prima firmataria del documento sottoscritto anche dai consiglieri Stefano Palumbo e Stefano Albano, rivolge alla giunta comunale di centrodestra a pochi mesi dalla riapertura della struttura avvenuta lo scorso del 4 agosto.

L’attuale condizione della struttura è stata, infatti, descritta come “drammatica” dai rappresentanti sindacali in seguito alla recente visita ispettiva congiunta di Sappe, Sinappe, Osapp, Uil, Uspp e Cisl. Le sigle denunciano la mancanza di personale, servizi essenziali non attivati, locali inadeguati e lavori di ristrutturazione non completati.

Secondo i sindacati, a fronte delle 54 unità di Polizia Penitenziaria previste (e delle oltre 60 richieste dal comandante), sono in servizio solo 30 agenti. Mancano inoltre spazi fondamentali come la mensa di servizio, la caserma per gli agenti risulta inadeguata e alcune aree detentive presentano carenze strutturali e di sicurezza.

Tra le situazioni più critiche segnalate: assenza di un piano organizzativo generale del lavoro; precarietà logistica e strutturale con servizi non attivati; problemi nella postazione di controllo dei passeggi, dove un bagno cieco sarebbe privo di aerazione; lavori di ristrutturazione eseguiti “in fretta e furia”, con locali ancora non a norma.

«Già ad agosto – ricorda Pezzopane – i sindacati avevano avvertito delle criticità, ma non sono stati ascoltati. La destra si è concentrata sul taglio del nastro e sulla propaganda, ignorando i problemi reali di chi lavora e vive all’interno dell’istituto. Ora, purtroppo, le previsioni si sono avverate».

La consigliera dem parla di una situazione “inaccettabile”, denunciando che la struttura non garantisce la dignità né dei lavoratori né dei detenuti, peraltro minorenni.

«Il personale – continua – sta facendo l’impossibile per far funzionare una struttura non adeguata. È urgente che chi ha voluto questa riapertura si assuma la responsabilità di completare i lavori e rendere il carcere davvero sicuro e dignitoso».

L’ordine del giorno depositato in Consiglio comunale chiede a sindaco e giunta di attivarsi presso il Ministero della Giustizia e il Dipartimento per la Giustizia Minorile, affinché vengano eseguiti gli interventi necessari a garantire condizioni di lavoro e di vita adeguate.

Pezzopane e i consiglieri del Pd chiedono inoltre che la Terza Commissione consiliare convochi in audizione le organizzazioni sindacali e le autorità competenti, per un confronto pubblico e trasparente sulla situazione dell’istituto.

«Non possiamo voltare la testa dall’altra parte – conclude Pezzopane –. Parliamo di un carcere minorile, di ragazzi che devono essere recuperati e non semplicemente rinchiusi. Le istituzioni devono garantire loro e al personale condizioni umane e rispettose della legge».