13 Novembre 2025 - 11:33:07

di Beatrice Tomassi

Detto, fatto. Il ciclo di appuntamenti promosso e promesso dal Partito Democratico aquilano sul tema opere pubbliche prende vita.

Lo fa dopo che i dati raccolti attraverso un accesso agli atti e un’interrogazione avrebbero fatto emergere, come dichiarato dai Dem nel corso di una conferenza stampa, «un sistema di potere e una serie di inadempienze» perpetrati dall’amministrazione comunale nell’ambito degli appalti pubblici.

Ma a destare preoccupazione è anche la mancata partecipazione della cittadinanza alla ricostruzione pubblica. Un esempio su tutti: la cosiddetta “pensilona” di Piazza Duomo, al palo tra la revoca del contratto da parte dell’amministrazione e i ricorsi da parte della prima ditta assegnataria.

«Quest’opera sottende ad un principio più universale: una insufficiente partecipazione della città, perché questa pensilona, come d’altronde tutti i lavori della piazza, sono stati fatti in totale solitudine dal Comune e dai suoi uffici senza pensare ad un concorso di idee che coinvolga, per esempio, gli ordini, le associazioni di settore, il Consiglio comunale che non è stato minimamente interessato a questi lavori pubblici, come nemmeno l’urban center», spiega il segretario del circolo Pd L’Aquila Centro Alessandro Tettamanti.

«Quando si tratta di ricostruire, di mettere mano al patrimonio artistico e architettonico della città, che costituisce l’identità comune cittadina, è importante aprirsi al confronto locale – ha proseguito -. La pensilina è un esperimento evidentemente non riuscito di inserire degli elementi moderni in un contesto più tradizionale, come quello della piazza. I volumi del cemento armato, le sagome sono evidentemente eccessive, sarebbe bastato a mio parere fare un’opera più leggera, in ferro, che sicuramente non avrebbe compromesso in maniera così evidente la continuità visiva e storica della piazza. Non si può stravolgere L’Aquila. Se si volevano fare delle opere con l’intenzione di cambiare i connotati della città, comunque è importante che fossero condivise».

Ed ecco che il circolo Pd L’Aquila Centro propone una serie di soluzioni per abbellire l’opera con fiori, piante e specchi, al fine di recuperare una continuità visiva e spaziale con il resto della Piazza. La speranza resta quella di coinvolgere la città con concorsi di idee.

«Abbiamo pensato ad impegnare l’amministrazione, ogni qual volta che debba fare interventi del genere, a passare dal Consiglio comunale, ma anche dall’urban center. Speriamo che questa nostra proposta venga recepita dalle forze politiche e che venga portata anche in Consiglio. Per quanto riguarda la pensilina, occorre subito un concorso di idee per abbellirla, quanto meno, dato che a questo punto non è possibile buttarla giù. Ci sono anche degli esempi in Europa, e alcune idee sono uscite anche dal circolo del Pd L’Aquila Centro e con il progetto Spazio Comune. Vogliamo una città più colorata, con anche magari l’inserimento di piante e di verde, o anche elementi come specchi che possano andare a coprire il cemento armato», ha concluso Tettamanti.