13 Novembre 2025 - 10:02:59
di Martina Colabianchi
Fiab L’Aquila torna sul tema della sicurezza stradale, e lo fa rivolgendosi direttamente alla task force istituita, in estate, dal Comune dell’Aquila proprio per ragionare sulla viabilità cittadina e trovare delle soluzioni.
Seppur la stessa esistenza del gruppo di lavoro sia messa in discussione da Fiab, che si chiede se fosse necessaria una task force perché gli assessorati si parlassero tra di loro, la Federazione torna a ribadire le sue proposte per evitare il ripetersi di incidenti stradali che molto spesso e in alcune arterie cittadine, in primis viale Corrado IV, hanno coinvolto i pedoni.
«Le quattro corsie di via Corrado IV misurano 4,5 metri ciascuna, quindi ogni carreggiata di marcia è di 9 metri», scrivono. In questi 9 metri, per Fiab, c’è ampio spazio per:
- Una pista ciclabile monodirezionale di 2 metri (compreso il cordolo di protezione di 50 cm)
- Una corsia riservata ai bus di 4 metri
- Una corsia per le automobili di 3 metri

«Questa configurazione è estendibile sulla SS 80 (eliminando quell’assurdo raccordo autostradale in pieno centro urbano), in via Beato Cesidio e su tutto l’asse di attraversamento della città – proseguono -. E poi ci sono gli attraversamenti pedonali. Vanno realizzati come l’Amministrazione ha già fatto in qualche caso – bene, complimenti – ma ai quali noi aggiungeremmo le isole pedonali: quei marciapiedi a metà carreggiata che permettono alle persone di attraversare con maggiore sicurezza, senza sentirsi come Indiana Jones che sfida il destino ogni volta che deve raggiungere l’altro lato della strada».

La Federazione insiste, poi, sulla necessità di sviluppare il trasporto pubblico locale che «convincerebbe le persone a prendere di più l’autobus per gli spostamenti, facendo risparmiare loro tantissimi soldi per la gestione dei veicoli di famiglia (carburante, assicurazione, manutenzione, parcheggio, sanità mentale). Anche per una modifica iniziale delle linee dell’AMA abbiamo redatto una proposta, insieme ad altri nostri concittadini».
«Continuiamo a fare proposte nonostante siamo molto, ma molto, seccati – proseguono -. Perché la ricostruzione non ha cambiato nulla in tema di mobilità: sembra che siamo ancora negli anni ’80, con l’aggravante che allora almeno avevamo la scusa dell’ignoranza. Oggi meno. Nonostante i piani approvati e adottati dal Comune – che ci sembrano piani… in salita! – continuiamo a vedere le stesse strade, le stesse dinamiche, gli stessi pericoli. E le stesse tragedie».
«Cara Task Force, ti chiediamo di essere coraggiosa – concludono -. Di avere quella forza che il tuo nome promette. Di non essere l’ennesimo tavolo di lavoro che produce documenti invece di cambiamenti. Le strade dell’Aquila hanno bisogno di interventi concreti, non di altri studi di fattibilità. Noi ci siamo. Voi?».
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