14 Novembre 2025 - 12:37:40
di Martina Colabianchi
A pochi giorni dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Corecom Abruzzo ha organizzato l’evento “Se…non solo il 25 novembre” su violenza sulle donne e mondo digitale.
La sala ipogea dell’Emiciclo ha ospitato un dialogo che intesse, quindi, la violenza di genere con i nuovi strumenti della tecnologia che, se utilizzati nel modo sbagliato, possono diventare una pericolosa arma nelle mani di giovani e adulti. È importante parlarne e, sottolineano gli organizzatori, non solo il 25 novembre.
Hanno partecipato le alunne e gli alunni dell’istituto superiore “Amedeo d’Aosta”, del liceo artistico “Fulvio Muzi” e dell’istituto superiore “L. da Vinci – O. Colecchi”, con i quali si è costruito un dialogo intorno ai temi principali dell’incontro.
«Momento come questi sono fondamentali – spiega Chiara Gioia, psicologa e psicoterapeuta -. Dobbiamo partire dal presupposto che la violenza, prima di essere agita all’esterno, è una violenza interiore che nasce dalla psiche dell’individuo, ed in questo caso anche dalla psiche collettiva. Viviamo in una società in cui siamo circondati da tanti fatti di violenza e purtroppo, con il digitale, spesso questa sfocia anche nella realtà virtuale».
«La violenza di genere deve essere trattata all’interno delle scuole, dobbiamo educare questi ragazzi e far capire loro che la violenza può essere combattuta attraverso l’uso della parola. Quando c’è violenza, è perché c’è la negazione di questa, e un dolore che non è narrato. Dobbiamo, quindi, intervenire su questa linea. Questi eventi sono fondamentali, ma ritengo anche opportuno che questi temi vengano trattati in modo costante anche all’interno delle scuole».
La dottoressa Gioia ha anche sottolineato l’importanza del ruolo dello psicologo.
«Dobbiamo andare oltre il classico immaginario del ruolo dello psicologo. I giovani di oggi, in modo particolare rispetto alle generazioni passate, hanno bisogno di esprimersi e di affrontare le loro fragilità, come lo è stato sempre, ma oggi avendo a disposizione lo strumento del digitale è ancora più urgente perché spesso si riducono ad utilizzarlo in modo disfunzionale e questo è sbagliato. Ben vengano, quindi, momenti formativi come questo».
A seguire, negli spazi dell’istituto superiore “Amedeo d’Aosta”, è stata posizionata la prima panchina artistica realizzata con un’opera donata da Luca Fattore, artista aquilano e disegnatore, nell’ambito del progetto “Prenditi il tuo tempo”, a cura di Adriano Giovannini: l’iniziativa prevede la collocazione di sedute artistiche davanti a quattro scuole superiori, una per ogni Capoluogo di provincia.
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