15 Novembre 2025 - 12:35:27
di Vanni Biordi
La psicologia esce dalle mura degli studi professionali per diventare un tema centrale del dibattito pubblico e un fattore abilitante per lo sviluppo sociale ed economico dell’Abruzzo. Con questa prospettiva si inaugura la VII Edizione del Festival della Psicologia Abruzzese, un’iniziativa ambiziosa promossa dall’Associazione AltraPsicologia Abruzzo che, forte del successo delle edizioni precedenti, si consolida come appuntamento di riferimento nel panorama nazionale.
Il Festival non si limita a un unico hub, ma si estende in una dimensione territoriale che abbraccia cinque centri nevralgici della regione, Teramo, L’Aquila, Pescara, Vasto e Chieti, riconoscendo la salute mentale come un bisogno trasversale e un investimento prioritario per la qualità della vita e la produttività dell’intero tessuto regionale.
La tappa principale e fulcro istituzionale dell’edizione 2025 si è tenuta, nel cuore storico de L’Aquila, a Palazzetto dei Nobili. La scelta di un luogo simbolo della ricostruzione e della rinascita cittadina non è casuale, ma intende sottolineare il legame indissolubile tra benessere psicologico individuale e la capacità di resilienza collettiva di un territorio segnato da eventi traumatici.
L’evento si distingue per la sua vocazione apertamente sociale, è completamente gratuito e destinato a tutta la cittadinanza. Questa formula riflette una chiara visione, sposata dall’Associazione AltraPsicologia Abruzzo, secondo cui l’accesso alla conoscenza e al confronto sui temi della salute mentale non debba rappresentare un privilegio, ma un diritto fondamentale e un elemento cruciale per la prevenzione e il miglioramento del capitale umano.
L’articolato programma del Festival, che prevede una ricca agenda di conferenze, workshop e attività interattive, è gestito sotto l’attenta direzione scientifica della Dott.ssa Cinzia D’Amico, affiancata dal supporto essenziale del Dr. Danilo Bontempo e della Dott.ssa Elena Berardinucci. La presenza di un board scientifico di alto livello garantisce rigore metodologico e l’approfondimento di questioni attuali e rilevanti.
I temi trattati spaziano dalle nuove frontiere della neuropsicologia, all’impatto della digitalizzazione sulla salute mentale di giovani e adulti, fino all’importanza delle competenze emotive nei contesti lavorativi. Un focus particolare è stato dedicato ai meccanismi di coping e alla gestione dello stress, argomenti di stringente attualità in un contesto economico globale caratterizzato da incertezza e rapide trasformazioni.
«Quello che cerchiamo di fare è uscire dalle stanze degli psicologi e degli psicoterapeutici per portare la psicologia in mezzo alle persone – spiega la dottoressa D’Amico -. Questo proprio per sensibilizzare tutti all’importanza del benessere psicologico senza patologizzare, senza spaventare le persone perché, a volte, la psicologia viene ancora vista un po’ come qualcosa di riservato a chi ha un patologia grave e ovviamente quello è il nostro lavoro, ma la psicologia è anche benessere nel quotidiano e sempre di più, soprattutto, per le nuove generazioni. Insomma, vediamo anche fatti di cronaca riportano problematiche serie gravi da cyberbullismo, al bullismo a scuola fino alle baby gang, e quindi credo che sia fondamentale oggi partire dalla sensibilizzazione della prevenzione nelle scuole».
«Queste sono occasioni per, appunto, avvicinarci alle persone, sensibilizzare al benessere e alla prevenzione, nello specifico nell’era dei social, strumenti da non demonizzare ma che diventano pericolosi quando vi si sposta ogni relazione. Soprattutto per i giovanissimi, questo tipo di interazione è poco controllabile e quindi io invito sempre gli adulti ad esercitare un po’ più di attenzione rispetto all’utilizzo che i figli fanno dei social. Non è sempre così semplice controllarli, purtroppo, perché i social, e in generale la rete, nascondono molte insidie e questo è senz’altro un problema di cui dobbiamo occuparci e di cui stiamo cercando in tutti i modi di occuparci come psicologi, e anche come Ordine degli psicologi e delle psicologhe. Cerchiamo continuamente di fare interventi in questo senso sia nelle scuole, sia nelle università».
L’efficacia di iniziative di questa portata è strettamente legata alla capacità di creare sinergie tra la società civile, le istituzioni e il settore privato. L’Associazione ha espresso un sentito ringraziamento al Comune dell’Aquila per il supporto e l’accoglienza, evidenziando come il patrocinio e la collaborazione istituzionale siano cruciali per massimizzare la diffusione del messaggio e l’impatto sul territorio.
Un ringraziamento specifico è stato rivolto anche alla libreria Il Cercalibro, sponsor dell’evento aquilano.
La partecipazione di realtà imprenditoriali locali, pur in un contesto non strettamente business oriented, testimonia il crescente riconoscimento che la promozione della salute psicologica rappresenta un valore aggiunto anche in ottica di responsabilità sociale d’impresa e di supporto al benessere della comunità in cui si opera.
L’evento si configura, dunque, non solo come un momento di formazione e informazione, ma come un vero e proprio volano culturale. L’invito a partecipare è stato esteso a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di scoprire, apprendere e condividere esperienze in un ambiente stimolante e inclusivo, trasformando la giornata in un catalizzatore di consapevolezza.
Viviamo una quotidianità in cui i costi sociali legati al burnout, all’ansia e alla depressione hanno un impatto non trascurabile sulla produttività e sulla spesa sanitaria pubblica, manifestazioni come il Festival della Psicologia Abruzzese assumono il ruolo di sentinelle del benessere, proponendo soluzioni e strumenti per affrontare le sfide del vivere contemporaneo. La loro diffusione sul territorio, da L’Aquila a Vasto, segna un passo significativo verso l’integrazione della cultura psicologica nelle politiche di sviluppo e di coesione regionale.
LAQTV Live