15 Novembre 2025 - 12:22:31

di Vanni Biordi

La Sala Ipogea del Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila ha ospitato una giornata per il futuro e la memoria storica dell’ingegneria locale. L’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila ha infatti riunito la categoria per l’annuale “Cerimonia di Benvenuto e Riconoscimento“, un evento che ha saputo fondere l’entusiasmo per i nuovi iscritti con l’omaggio doveroso ai professionisti che hanno marcato mezzo secolo di attività. Ma non è stato solo un momento celebrativo: il dibattito si è arricchito di contenuti strategici grazie alla partecipazione di Nadia Cherubini di ENEA, che ha posto l’attenzione sulle potenzialità delle tecnologie nucleari nel processo di decarbonizzazione.

A dare il via ai lavori è stato l’intervento introduttivo di Pierluigi De Amicis, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia dell’Aquila.

Il Presidente De Amicis, riconfermato alla guida dell’Ordine nel quadriennio in corso, ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’ingegnere nel contesto contemporaneo, un professionista chiamato a coniugare innovazione tecnologica e responsabilità sociale. L’ingegneria, secondo De Amicis, è un pilastro fondamentale per lo sviluppo del territorio, soprattutto in una realtà complessa come la nostra, ancora impegnata nella ricostruzione e proiettata verso la sostenibilità e la sicurezza del futuro. «Ai neo-iscritti chiediamo entusiasmo e rigore; ai nostri maestri, saggezza e guida».

I saluti istituzionali che hanno fatto seguito hanno ribadito la sinergia necessaria tra la categoria professionale e gli enti pubblici, essenziale per affrontare le sfide infrastrutturali e ambientali che attendono la regione e il Paese.

Il momento clou dal punto di vista tecnico-scientifico è stato affidato all’Ingegnere Nadia Cherubini, figura di spicco nel panorama della ricerca energetica nazionale e del Dipartimento Nucleare ENEA. La sua relazione, intitolata “Le potenzialità delle tecnologie nucleari nel processo di decarbonizzazione“, ha offerto una panoramica aggiornata e pragmatica sul rinnovato ruolo dell’energia atomica nel mix energetico globale.

Nel corso del convegno sono state illustrate le tecnologie di nuova generazione, in particolare i Reattori Modulari di piccola taglia (SMR) e i sistemi avanzati di fissione e fusione, si stiano configurando come un’opzione low carbon complementare e non alternativa alle fonti rinnovabili. Per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica al 2050, secondo la Cherubini, l’Italia e l’Europa non possono permettersi di escludere il nucleare. Perché è una fonte che garantisce stabilità e densità energetica, cruciali per bilanciare l’intermittenza delle rinnovabili.

«In Italia i mezzi più importanti sono le rinnovabili, ma chiaramente non è possibile utilizzarle al 100% sia perché crescerebbero troppo i costi di sistema, e pertanto il costo del kilowattora, sia perché, come sappiamo, le rinnovabili sono energie discontinue – spiega l’ingegnere Cherubini -. Ce ne sono tante di giorno, poche di notte in alcune zone piuttosto che in altre e i sistemi di accumulo non avrebbero un’efficienza tale da garantire la nostra richiesta. Pertanto, si spera di ricorrere per una piccola parte al nucleare, così da avere un 70% di energie rinnovabili e un 10% di nucleare di nuova generazione. Naturalmente, la restante parte da importazione diretta o gas naturale, però con cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica. Il nucleare sarà naturalmente quello di nuova generazione a medio-breve termine. Poi, si darà al via alla fusione nucleare».

L’ENEA, forte delle competenze maturate nel tempo, è in prima linea per contribuire a questo nuovo capitolo industriale e tecnologico italiano, potrebbe rappresentare un’opportunità di rilancio e occupazione ad alta specializzazione.

Il dibattito sul nucleare in Italia, riaperto con forza, trova negli ingegneri i suoi naturali protagonisti, chiamati a sviluppare, progettare e gestire in sicurezza gli impianti del futuro. L’ultima parte della cerimonia è stata dedicata ai momenti più toccanti di celebrazione della professione.

Si è svolta la solenne Cerimonia di Benvenuto ai nuovi iscritti, che hanno pronunciato il giuramento professionale, sancendo formalmente il loro ingresso nella comunità degli ingegneri. Il passaggio del testimone generazionale è un evento che l’Ordine aquilano vive con particolare intensità, in quanto la nuova leva professionale è importantissima per portare avanti i complessi progetti di ricostruzione e sviluppo post-sisma.

A seguire, l’Ordine ha voluto rendere omaggio ai professionisti che hanno raggiunto traguardi significativi nella loro carriera. Il Riconoscimento per i 35 anni d’iscrizione ha celebrato una classe di ingegneri che ha attraversato decenni di trasformazioni economiche e tecnologiche.

Il culmine emotivo della giornata è arrivato con la nomina dei Senatori per i 50 anni d’iscrizione. A questi ingegneri, che hanno dedicato mezzo secolo al servizio dell’ingegneria e della collettività, si deve tributare un lungo applauso, perché rappresentano la memoria storica dell’Ordine, un patrimonio di esperienza e competenza fondamentale per l’orientamento delle nuove generazioni.

La loro nomina a Senatori simboleggia un ponte tra il passato e il futuro della professione, un esempio di etica e dedizione.

La giornata si è conclusa con l’impegno da parte dell’Ordine a proseguire nell’attività di formazione continua e di tutela della professione, elementi imprescindibili per garantire che l’ingegneria continui a essere un motore di progresso e affidabilità per la Provincia dell’Aquila e per l’intero sistema Paese.