17 Novembre 2025 - 11:25:53

di Vanni Biordi

I riflettori della politica aquilana si accendono sui quartieri, spesso visti come il termometro più fedele del malcontento o delle esigenze più urgenti della comunità. È in questo scenario che si inserisce l’annuncio del gruppo consiliare L’Aquila Coraggiosa, il quale ha formalizzato la propria adesione e partecipazione all’assemblea di quartiere organizzata per domani, martedì 18 novembre, nei quartieri della Torretta e di Sant’Elia. Un gesto, più che una semplice partecipazione, che suona come una risposta diretta e tempestiva alle numerose segnalazioni ricevute dai residenti.

L’iniziativa sembra non essere una delle solite passerelle politiche. Il comunicato diffuso dal gruppo consiliare sottolinea l’importanza di questo momento come una vera e propria occasione di ascolto e confronto con la comunità locale, volta a raccogliere criticità, proposte e idee per migliorare la qualità della vita nel quartiere. La dichiarazione d’intenti è chiara e pone l’accento sulla filosofia che dovrebbe animare l’azione politica: «Riteniamo che la partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini sia la condizione essenziale per costruire risposte concrete e realmente condivise».

A dare maggiore sostanza a questo percorso partecipativo non è solo la presenza fisica dei consiglieri, ma anche uno strumento di raccolta dati moderno e inclusivo: un questionario anonimo. Accessibile tramite un link, la cui compilazione richiede meno di cinque minuti, questo sondaggio civico mira a tracciare una mappa precisa delle percezioni e delle priorità dei residenti.

La mossa è strategica. Spesso, le assemblee pubbliche rischiano di essere dominate da poche voci, talvolta le più veementi. L’introduzione del questionario permette di dare voce anche a chi non può o non vuole partecipare di persona, garantendo una base dati più ampia e, soprattutto, meno aneddotica. I risultati aggregati del questionario, promette L’Aquila Coraggiosa, saranno presentati proprio durante l’incontro. Un fatto che non solo dà trasparenza all’iniziativa, ma «costituirà un utile contributo per orientare proposte e interventi futuri», trasformando il sentimento del quartiere in dati quantificabili su cui impostare l’azione politica.

Il problema della qualità della vita urbana, nei quartieri della Torretta e di Sant’Elia come in molti altri quartieri a ridosso o in espansione rispetto al centro storico, tocca temi che vanno dalla sicurezza alla vivibilità, dalla manutenzione delle infrastrutture alla mobilità. Le segnalazioni, secondo fonti interne al gruppo consiliare, spaziano dalla necessità di maggiore illuminazione pubblica alla gestione del traffico, fino al decoro urbano.

L’Aquila Coraggiosa non lesina nell’invito finale, rivolgendosi direttamente alla cittadinanza: «Invitiamo tutte e tutti i residenti a partecipare e a dare il proprio contributo: la voce dei cittadini è fondamentale per costruire insieme un quartiere, più vivibile, attraversabile, sicuro e accogliente». L’obiettivo dichiarato è l’ascolto dei bisogni reali delle persone e la successiva trasformazione in azioni concrete, un «dovere che intendiamo perseguire con determinazione.»

L’appuntamento è fissato per domani, martedì 18 novembre 2025, alle 18:30, al salone parrocchiale San Mario alla Torretta. La scelta di un luogo neutrale e di aggregazione come il salone parrocchiale rafforza l’idea di un incontro aperto a tutti, al di là di ogni bandiera politica.

L’iniziativa di L’Aquila Coraggiosa non è un fatto isolato, ma si inserisce in una tendenza, a livello nazionale, che cerca di superare la crisi di rappresentanza politica con un ritorno alle fondamenta della democrazia: il contatto diretto e l’ascolto. In un’epoca dominata dai social media e dalle comunicazioni filtrate, il valore di un’assemblea di quartiere, il più antico e verace luogo di democrazia, è inestimabile.

Il gruppo consiliare aquilano ha saputo unire il metodo tradizionale dell’incontro pubblico con uno strumento moderno come il questionario anonimo online. Questa “ibridazione” è la chiave del successo potenziale dell’iniziativa. Si abbattono le barriere del tempo e della timidezza, consentendo a una porzione più vasta della popolazione di incidere sulle decisioni.

Troppo spesso, i partiti tendono a formulare le risposte prima ancora di aver compreso le domande. L’Aquila Coraggiosa, al contrario, sembra aver posto l’accento sulla necessità di orientare proposte e interventi futuri partendo dai dati raccolti dal territorio. Questo approccio, anche se applicato alla micro-politica, è una salutare iniezione di pragmatismo e responsabilità.

Il dovere, come citato nel loro so comunicato, non è solo ascoltare, ma trasformare in azioni concrete. È qui che si misurerà la vera coraggiosa efficacia del gruppo: se l’assemblea e i dati del questionario si tradurranno in mozioni, ordini del giorno o, meglio ancora, in stanziamenti e interventi rapidi, allora l’esperimento dei quartieri della Torretta e di Sant’Elia potrà essere elevato a modello. Altrimenti, resterà una lodevole, ma infruttuosa, manifestazione di buona volontà. La cittadinanza attiva è un muscolo che va allenato, e il primo attrezzo da palestra è la fiducia. E la politica, per guadagnarsela, deve dimostrare di saper fare seguito alle promesse.

L’appuntamento di domani non è solo per i residenti, ma è una lezione per tutta la classe dirigente aquilana.