18 Novembre 2025 - 10:59:53
di Martina Colabianchi
Si è concluso domenica 16 novembre il corso di formazione dedicato alla difesa personale e alla gestione delle aggressioni in ambito sanitario, promosso dall’A.S.D. Jujitsu Academy L’Aquila in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri dell’Aquila.
L’iniziativa, rivolta ai dirigenti medici impegnati in contesti sanitari ad alta complessità e rischio, ha registrato una partecipazione attenta e motivata, confermando l’esigenza crescente di acquisire competenze specifiche per prevenire, riconoscere e gestire in modo efficace situazioni di potenziale pericolo che spesso trovano posto nelle cronache dei giornali.
Nel corso delle tre giornate formative, i partecipanti hanno potuto confrontarsi con un approccio integrato che ha combinato aspetti tecnici di autodifesa, elementi giuridici e contributi psico–comportamentali, grazie alla collaborazione di istruttori qualificati e di esperti del settore sanitario, legale e delle forze dell’ordine.
Il programma ha previsto esercitazioni pratiche, focus sulle normative vigenti, analisi di casi reali e momenti di confronto interdisciplinare, contribuendo a consolidare competenze operative e consapevolezze fondamentali per la tutela dell’incolumità del personale sanitario.
Particolare interesse ha suscitato l’intervento della Dott.ssa Roberta D’Avolio, magistrato presso la Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di L’Aquila, che ha trattato la legge n.171/2024 proprio sulle estensioni delle tutele, tra esigenze di prevenzione e repressione delle condotte penalmente rilevanti nei confronti del personale sanitario.
Alla parte pratica, sotto la direzione del Maestro di judo, jujitsu e MGA, Mosè Lamolinara, e con l’intervento di alto livello degli Insegnanti Tecnici Giampaolo Petrollini – già Presidente FiJLKAM Abruzzo settore Judo – e Luigi Latino, hanno partecipato i Dirigenti Medici Paolino Angelini, Carla Benedetti, Gabriella Bottone, Berardina Cesare, Massimo Di Carlo, Chiara Di Giovanni, Cesare Gatti, Giuseppe Giangiuliani e Annamaria Puglielli. Tutti i medici hanno mostrato vivo interesse e grande impegno nella simulazione di casi reali di aggressione.
Un’iniziativa che ha rappresebtato un ulteriore passo nella promozione di una cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di cura, riaffermando l’importanza della formazione continua come strumento essenziale per sostenere i professionisti della salute nelle sfide quotidiane.
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