19 Novembre 2025 - 09:40:53

di Redazione

E’ scontro sul parco della Luna dopo la notizia dell’approvazione del progetto esecutivo che dà il via al percorso che porterà ai lavori di riqualificazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico.

Il consigliere di Alleanza Verdi e Sinistra, Lorenzo Rotellini, ha invocato una «operazione verità» sul progetto Parco della Luna, accusando il consigliere Leonardo Scimia di alimentare una narrazione trionfalistica finalizzata ad attribuire ogni merito all’attuale amministrazione.

Scimia ha infatto sottolineato come il progetto rappresenti «anche la possibilità di mettere ordine in una zona che per troppo tempo ha vissuto situazioni di degrado e presenze irregolari. L’idea di trasformare Collemaggio in un parco moderno, con servizi per famiglie, ragazzi e visitatori, dà finalmente una risposta concreta a un’esigenza avvertita da anni»

«La realtà è diversa – ha detto Rotellini – Il Parco della Luna non nasce oggi e, soprattutto, non nasce grazie a chi oggi governa la città. Nasce nel 2009, nel pieno del dopoterremoto, quando decine di associazioni restituirono vita e dignità a Collemaggio attraverso cultura, socialità, arte e inclusione. Nasce nel 2016, quando quelle stesse associazioni convinsero la Regione a investire sull’ex ospedale psichiatrico, immaginandolo come un luogo dedicato alla salute mentale, alla partecipazione, alla comunità. Questa è la storia. Una storia che oggi qualcuno tenta di cancellare».

Secondo Rotellini, la narrazione di Fratelli d’Italia è «altisonante» ma priva di fondamento, perché si tenta di realizzare uno spazio di aggregazione senza coinvolgere nessuna delle associazioni che hanno dato vita al progetto originario. Quest’ultimo, afferma, sarebbe stato «stravolto e ridotto a un’operazione edilizia senz’anima, priva di visione politica e di un piano di gestione futura degli spazi. Si parla di rinascita ma i protagonisti di quella rinascita, ovvero associazioni, cittadini e reti sociali, sono stati esclusi».

Rotellini evidenzia inoltre un dato che, a suo dire, la maggioranza tace: se i lavori non verranno appaltati entro il 31 dicembre 2025, i fondi rischiano di andare perduti. «Questa è la verità. Una verità che non trova spazio nei titoli entusiastici di Fratelli d’Italia, ma che incombe come una spada di Damocle sul futuro di Collemaggio».

A ciò si aggiunge, il problema delle risorse: «I fondi attualmente disponibili bastano a recuperare solo due padiglioni, il B4 e il B6. Degli altri quattro non si conosce la sorte: non si sa come verranno finanziati, né se verranno mai recuperati. E soprattutto non è chiaro cosa accadrà agli immobili una volta riconsegnati alla ASL, né come e quando il Comune potrà riacquisirli». Una gestione definita «opaca, priva di un piano patrimoniale chiaro, che mette a rischio l’intero intervento».

Per queste ragioni Rotellini ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario Aperto, in cui associazioni, Asl, tecnici, amministratori e cittadini possano discutere pubblicamente del destino del Parco della Luna.

Dura la replica del capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio.

«Rilevo con sorpresa – ma non con stupore – l’ennesimo tentativo di legittimare associazioni che in passato hanno occupato spazi pubblici per finalità proprie e, al contempo, di sminuire il lavoro serio e complesso che questa amministrazione sta portando avanti. La realtà è chiara: stiamo affrontando uno a uno dossier ereditati, ripensandoli quando necessario per restituire gli spazi alla città e non a chi ritiene di aver maturato diritti in virtù di occupazioni abusive», ha affermato Scimia.

«È ciò che abbiamo già fatto in altre aree oggetto di bonifica e riqualificazione, e lo stesso avverrà per il Parco della Luna. Desidero ribadirlo con fermezza: tutte le associazioni potranno accedere agli spazi una volta riqualificati, ma nessuna potrà godere di prelazioni o privilegi. L’occupazione irregolare – pratica cara alla forza politica del consigliere Rotellini – non è un titolo di merito. Gli immobili pubblici devono essere gestiti con criteri trasparenti, regolari e imparziali, non secondo simpatie politiche o interpretazioni di comodo del passato. Con l’approvazione del progetto compiamo il primo passo verso la fase realizzativa, che porteremo avanti rispettando tempi e impegni, come abbiamo sempre fatto. Non temiamo le scadenze: abbiamo competenza amministrativa, capacità tecnica e determinazione per completare l’opera nonostante le difficoltà autorizzative affrontate. Alla città voglio dare una garanzia: la futura gestione del Parco della Luna sarà fondata sulla legalità e sull’interesse pubblico, non su rivendicazioni basate su condotte non legittime. Ciò che qualcuno definisce “pratica politica” resta, per noi, una violazione delle regole. E le regole saranno finalmente ripristinate».

«Il Parco della Luna tornerà a essere uno spazio della città e per la città: senza privilegi, senza distorsioni, senza narrazioni di parte. Con un progetto solido, finanziato e approvato, avviato verso una realizzazione che, evidentemente, infastidisce chi era abituato a un sistema diverso. Questo ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta», ha concluso Scimia.