Ripartizione fondo sanitario: la nota dei parlamentari Fdi in replica a Marinelli e Paolucci

25 Novembre 2025 - 18:59:11

“Il capogruppo regionale del Pd Silvio Paolucci e il segretario
regionale Daniele Marinelli si sono affrettati a definire un fallimento
l’inserimento del criterio densità abitativa/estensione territoriale
nella quota premiale del Fondo sanitario nazionale. In realtà, questa
volta sono stati smentiti persino dai rappresentanti della loro stessa
coalizione”. Lo affermano i parlamentari abruzzesi di Fratelli d’Italia
Etelwardo Sigismondi, Guido Liris e Guerino Testa. “La presidente della
Regione Umbria, Stefania Proietti – rilevano – ha infatti evidenziato
l’importanza del risultato politico raggiunto, sottolineando come questo
provvedimento ristabilisca equità tra le Regioni più grandi e quelle più
piccole, spesso soggette a spopolamento e caratterizzate da bassa
densità abitativa e da condizioni orografiche complesse. Il merito di
questo risultato va riconosciuto al presidente Marco Marsilio, primo a
sollevare la necessità di un riequilibrio e promotore di una battaglia
di equità e civiltà. La sua richiesta di rivedere il sistema di
ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale ha trovato la convergenza di
altre Regioni, tra cui Basilicata, Calabria, Liguria, Marche, Molise,
Sardegna e Umbria – aggiungono i parlamentari FdI. Ancora una volta, i
rappresentanti del centrosinistra abruzzese dimostrano l’incapacità di
entrare nel merito dei provvedimenti, accecati dalla volontà di
criticare Marsilio a prescindere, senza una valutazione oggettiva dei
fatti. Sono proprio le prese di posizione provenienti dalle stesse file
del centrosinistra – sottolineano – a confermare l’infondatezza degli
attacchi portati dal Pd abruzzese. La Regione Abruzzo, guidata dal
presidente Marsilio, dimostra anche in questa occasione la capacità di
proporre soluzioni concrete e utili per i cittadini. Questo è un primo
passo importante verso un riequilibrio strutturale che garantisca
maggiore equità e risorse adeguate alle Regioni meno popolose e più
fragili, come l’Abruzzo”, concludono Sigismondi, Liris e Testa.