26 Novembre 2025 - 16:44:55
di Tommaso Cotellessa
Ancora un duro affondo alla Giunta Marsilio sul tema dei conti della sanità. A lanciarlo è il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, che parla di un vero e proprio caos contabile, di fronte al quale – sostiene – il presidente della Regione si sarebbe lanciato in «una disperata richiesta al governo Meloni per evitare il default della Regione Abruzzo».
Per il consigliere dem non ci sono dubbi: la situazione rappresenterebbe «la fotografia nitida del fallimento totale della destra nella gestione della sanità e dei conti pubblici». A certificare la débâcle, secondo Paolucci, sarebbe il buco da 126 milioni di euro che «Marsilio tenta di nascondere chiedendo una deroga al governo amico».
«Siamo arrivati al punto – prosegue – che la Regione Abruzzo non riesce neppure a presentare il bilancio senza domandare a Roma un salvagente politico. E questo perché nel 2026 si parte già con 126 milioni da accantonare: un macigno creato dalla destra, che ora prova ad aggirarlo con manovre mai viste prima».
Paolucci definisce inoltre «gravissimo» il tentativo di inserire in una deliberazione di Giunta un emendamento non ancora approvato dal Parlamento, «violando ogni principio di serietà istituzionale». Ma, aggiunge, «neppure questo azzardo contabile basterà a nascondere la realtà». Il consigliere si chiede infatti come potranno gli uffici «far finta di non sapere che il deficit tendenziale del 2025 va comunque coperto e che non potranno firmare disegni di legge privi di copertura, aspettando il mese di giugno dell’anno successivo».
«Che cosa vuole fare Marsilio? Vuole togliere per legge il vincolo di accantonamento del peggior risultato del triennio, pari a 103 milioni, per cercare di far quadrare i conti. Ma il re è nudo: nessuna finzione normativa può cambiare i numeri. E lo stesso Tavolo di monitoraggio ministeriale certifica già che il deficit sanitario 2025 oscilla fra 99 e 126 milioni di euro. Neppure l’approvazione dell’emendamento porta salvezza: si tornerà esattamente al punto di partenza. L’Abruzzo è in deficit e non ci sono coperture. Siamo oltre l’improvvisazione: siamo alla resa».
Paolucci conclude accusando la destra di aver «trascinato l’Abruzzo sul baratro dopo aver negato per mesi l’evidenza», sperando ora in un intervento straordinario «che lo Stato non concede da anni pur di non assumersi le proprie responsabilità». Il centrosinistra – afferma – aveva già avvertito che «coprire i buchi con artifici contabili avrebbe compromesso l’intera Regione».
«Quella previsione – sostiene – sta diventando realtà. Marsilio la smetta con le bugie: ha negato il deficit della sanità, poi di voler tassare gli abruzzesi, poi che le risorse tagliate sarebbero state restituite; infine ha fatto passare come una grande vittoria la rimodulazione del fondo sanitario, che ci porta appena 6 milioni su 3 miliardi complessivi. La verità è che non sanno che pesci prendere. E invece di chiedere al Governo opere, servizi e una sanità efficiente, lo implorano di salvarli politicamente, pur sapendo di non poter evitare l’abisso contabile provocato: il più grave dissesto sanitario e finanziario degli ultimi quindici anni. Un disastro che non potrà essere nascosto né con deroghe né con propaganda, perché i conti, alla fine, parlano più forte delle parole».
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