27 Novembre 2025 - 11:25:24
di Redazione
Lavoro e donne nel progetto “On the road”, presentato questa mattina a palazzo Margherita dall’assessore alle Pari opportunità del Comune dell’Aquila, Ersilia Lancia e dalla presidente della Commissione Pari opportunità del Consiglio regionale, Rosa Pestilli.
Il progetto, che rientra nell’ambito del programma di iniziative “denominato “Non è solo il 25 novembre” è stato deliberato lo scorso febbraio dalla commissione per le Pari opportunità della Regione e ha avuto l’adesione del Comune. “On The road” è parte di un pacchetto di misure sociali finalizzate al reinserimento lavorativo delle donne disoccupate o inoccupate, con particolare attenzione a quelle vittime di violenza, e per promuovere pari opportunità di sviluppo, autonomia e inclusione.
Il progetto è finalizzato alla sottoscrizione di un successivo protocollo d’intenti tra Comune, istituzioni, centri antiviolenza, associazioni imprenditoriali, Università, organizzazioni sindacali, Asl, associazioni del terzo settore, agenzie di intermediazione e somministrazione al lavoro, autorità garanti, consigliere di parità, ordini professionali, Cpo e altri enti, un protocollo che si propone di promuovere la diversity per valorizzare i talenti femminili nelle aziende; incentivare l’occupazione femminile, in particolare per le donne vittime di violenza; creare eque opportunità di carriera e ridurre il divario salariale di genere; sostenere l’innovazione sociale e la valorizzazione del merito.
Il progetto prevede inoltre un ciclo di convegni sulle politiche attive del lavoro, da tenere nelle quattro Province abruzzesi, di concerto con le rispettive Camere di Commercio, allo scopo di supportare concretamente i centri antiviolenza nelle attività connesse con il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza; sensibilizzare le piccole e medie imprese sull’importanza sociale ed economica e sulle opportunità derivanti dall’inclusione lavorativa delle donne vittime di violenza; creare, per l’effetto, una rete di connessione tra Pmi, istituzioni e centri antiviolenza; incentivare le piccole e medie imprese ad accogliere le donne vittime di violenza, istituendo a tale scopo il “Registro delle imprese virtuose”, realtà che si distinguono per il loro impegno sociale, anche mediante l’assunzione di donne che hanno concluso il percorso con i centri antiviolenza; facilitare l’individuazione da parte dei centri antiviolenza di aziende che possano accogliere le donne vittime di violenza.
«E’ un appuntamento per noi molto importante – ha detto la Lancia – Il Comune dell’Aquila aderisce a questo progetto lanciato dalla commissione Pari opportunità della Regione Abruzzo. Vogliamo inserirci dal punto di vista operativo sul gran lavoro che già il governo sta facendo, se pensiamo che il governo Meloni ha stanziato 3 milioni l’anno per l’empowerment femminile e per incoraggiare il lavoro per le donne che escono dai percorsi appunto della violenza. Abbiamo bisogno sull’Aquila di dare una risposta operativa, tutti quanti insieme che unisca il lavoro, l’aspetto dell’abitazione e tutta la rete relativamente all’assistenza per quelle donne che escono da circuiti della violenza, perché sappiamo che una donna che lavora è una donna meno fragile, non soltanto perché può più agevolmente denunciare, ma perché può continuare a vivere libera, anche dopo. Questa è una grande scommessa che non si vince da soli e quindi sarà un aspetto operativo sul quale il Comune dell’Aquila vuole impegnarsi attivamente con tutti gli interlocutori».
«Sappiamo che l’indipendenza economica è uno strumento preventivo affinché una donna non si trovi a subire un percorso difficile – ha commentato la Pestilli – La programmazione di On the road è bidirezionale: c’è la parte preventiva per fare in modo che si sviluppi, grazie al partenariato con il Comune dell’Aquila l’empowerment femminile, con percorsi di autodeterminazione, consapevolezza e di educazione finanziaria, ma anche certificazione delle competenze perché ricordiamo che il Comune entra in On the road anche insieme all’Università per lavorare proprio sul sistema di certificazione degli apprendimenti. Dall’altra parte, il progetto serve a creare strumenti che mettano insieme tutte le politiche del lavoro».

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