27 Novembre 2025 - 10:12:56
di Vanni Biordi
Nella cornice elegante di Palazzo Rospigliosi, a Roma, sede storica di Coldiretti, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne si è trasformata in un momento di riflessione e di riconoscimento. L’organizzazione agricola ha scelto di celebrare l’impegno femminile con il premio “Amiche della Terra”, un titolo che va oltre la semplice gratificazione professionale e diventa simbolo di autonomia, riscatto e dignità. Tra le protagoniste di questa edizione c’è anche l’Abruzzo, rappresentato da Antonella Di Tonno, titolare della cantina Talamonti di Loreto Aprutino e presidente delle Donne di Coldiretti Abruzzo.
La cerimonia, introdotta dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, ha voluto dare voce alle imprenditrici agricole che ogni giorno, con il loro lavoro, costruiscono comunità più giuste e solidali. «Il riconoscimento», ha spiegato Marino Pilati, direttore di Coldiretti Abruzzo «premia quelle donne che hanno saputo trasformare l’impresa agricola in un presidio di inclusione e tutela dell’ambiente, dimostrando che l’agricoltura è oggi uno dei luoghi dove si forgia una nuova cultura del rispetto».
Antonella Di Tonno, 45 anni, ha iniziato con una piccola partecipazione in una cantina locale, fino a rilevarla insieme al marito Rodrigo Redmont. Oggi la sua azienda produce oltre un milione di bottiglie l’anno ed esporta in più di 75 paesi. Un successo costruito con determinazione e visione, ma anche con attenzione alla sostenibilità e alla diversità. La cantina Talamonti è stata infatti la prima a ottenere la certificazione Geeis-Diversity: più della metà del team è composto da donne e il 30% da persone provenienti da diversi paesi. «Dedico questo premio a tutte le donne che scommettono sull’agricoltura», ha dichiarato Di Tonno. «Crediamo nella loro energia e nella capacità di fare squadra».
Il dato nazionale conferma la centralità del ruolo femminile, secondo Coldiretti, le imprese agricole guidate da donne rappresentano oggi il 28% del totale. Non solo produzione, ma anche innovazione sociale, dalle fattorie didattiche agli agriasili, fino ai progetti di inclusione per donne in difficoltà. Tra le nuove generazioni spiccano circa 13 mila imprenditrici under 35, spesso laureate in discipline non agrarie, che puntano su tecnologia e diversificazione. Più della metà integra l’attività con vendita diretta, agriturismo o trasformazione dei prodotti, mentre il 60% pratica agricoltura biologica o biodinamica, contribuendo alla tutela della biodiversità.
L’Abruzzo, regione ad alta femminilizzazione agricola, si conferma terreno fertile per queste esperienze. Qui il tasso di imprenditrici supera la media nazionale, segno di una vocazione che intreccia tradizione e modernità. La storia di Antonella Di Tonno diventa così emblema di un percorso più ampio, quello di donne che, attraverso il lavoro nei campi, rivendicano un ruolo centrale nella società e si fanno portatrici di un messaggio culturale contro ogni forma di violenza e discriminazione.
La Giornata contro la violenza sulle donne, celebrata anche con il linguaggio concreto dell’agricoltura, ha mostrato come il riscatto passi anche dalla terra. Una terra coltivata con passione e coraggio, che diventa luogo di libertà e di futuro.
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