01 Dicembre 2025 - 19:34:45

di Tommaso Cotellessa

Si è aperta con le richieste di assoluzione per i dirigenti e funzionari della Provincia di Pescara e della Regione Abruzzo l’udienza del processo d’appello bis sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017 e costato la vita a 29 persone.

Nel corso della mattinata, gli avvocati Gianfranco Iadecola e Marco Spagnuolo hanno chiesto l’assoluzione per Paolo D’Incecco, all’epoca responsabile della viabilità provinciale. Per lui la Procura generale ha invece sollecitato la conferma della condanna a tre anni e quattro mesi inflitta in primo grado.

Nel pomeriggio è stata la volta delle difese di altri due imputati: Vincenzo Antenucci, allora dirigente regionale del Servizio prevenzione rischi, assistito dall’avvocato Franco Colucci, e Carlo Giovani, dirigente regionale della Protezione civile, difeso dall’avvocato Vincenzo Di Girolamo. Assolti nei primi due gradi di giudizio, per entrambi il procuratore ha chiesto ora una condanna a tre anni e dieci mesi.

Anche questa volta, come in ogni udienza dedicata al procedimento, in aula era presente una delegazione dei familiari delle vittime di Rigopiano, che continua a seguire con attenzione ogni passaggio del percorso giudiziario, in attesa di una verità definitiva su quanto accaduto quel tragico 18 gennaio.

L’udienza proseguirà nelle prossime settimane con le arringhe finali, prima della decisione della Corte.