02 Dicembre 2025 - 12:39:09
di Redazione
«Dopo 26 anni le persone abruzzesi con grave disabilità sono costrette agli arresti domiciliari per i reati commessi dalla Pubblica amministrazione».
È la denuncia del segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e del responsabile regionale dell’Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, alla vigilia della Giornata internazionale delle persone con disabilità in programma domani 3 dicembre.
Il sindacato attacca la Regione per l’applicazione del nomenclatore tariffario previsto dal Dpcm 2017, che, spiegano, «non garantisce più la copertura delle spese di riparazione e sostituzione degli ausili, dalle ruote ai motori fino alle batterie delle carrozzine elettriche».
Costi che possono raggiungere 2-3 mila euro per ogni persona, rendendo impossibile sostenere riparazioni essenziali per la mobilità e l’autonomia.
«Tariffe troppo basse – prosegue la Cgil – mettono in difficoltà i centri ortopedici e limitano personalizzazioni o forniture, costringendo molti cittadini a pagare di tasca propria».
Il sindacato denuncia anche tempi «biblici» per ottenere una carrozzina nuova. «Tra prescrizione, autorizzazione e collaudo può passare un anno». Emblematico, secondo Ranieri e Ferrante, il caso di Andrea, a Montesilvano, costretto a lanciare una colletta per acquistare una batteria da 800 euro, «quasi il triplo della sua pensione di invalidità».
La Cgil ricorda che il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha ribadito che nessuna compartecipazione può essere richiesta agli assistiti per riparazioni o sostituzioni.
Il sindacato chiede al presidente Marco Marsilio e all’assessore Nicoletta Verì di ripristinare subito la copertura economica e convocare le parti sociali.
«Se non verranno garantiti i diritti delle persone con disabilità – annunciano Ranieri e Ferrante – siamo pronti a occupare il consiglio regionale, come un anno fa per la legge sulla Vita Indipendente».
LAQTV Live