02 Dicembre 2025 - 16:45:57

di Martina Colabianchi

Mentre la città dell’Aquila si appresta ad essere al centro dell’attenzione con la presentazione del dossier Capitale Italiana della Cultura 2026 a Palazzo Chigi, la politica è tutta rivolta all’approvazione simultanea del DUP e del Bilancio 2026–2028 da parte della maggioranza in Comune, vista dall’opposizione come una mossa accelerata per fare da sipario proprio al grande evento previsto domani.

La Giunta Biondi, scrivono i consiglieri Paolo Romano, Massimo Scimia, Stefano Albano, Simona Giannangeli, Enrico Verini, Lorenzo Rotellini, Gianni Padovani, Alessandro Tomassoni, Stefania Pezzopane, Stefano Palumbo, Elia Serpetti ed Emanuela Iorio, starebbe trasformando la città in una «scenografia permanente per eventi» ignorando il capitale umano, l’economia di vicinato e i servizi di prossimità, definendolo un «modello di sopravvivenza» anziché di crescita.

I numeri del bilancio mostrano segnali di «fragilità strutturale» per l’opposizione, come il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) che sfiora i 5 milioni di euro, che sarebbe prova di una ridotta capacità di riscossione. Il raddoppio del fondo società partecipate a 2 milioni di euro (1,5 milioni per CTGS e 500 mila per ASM) viene denunciato, poi, come conferma dei rischi del sistema partecipato.

La critica principale, sempre secondo i consiglieri di minoranza, sarebbe l’assenza di un piano di sviluppo economico e di una strategia post-2026, con l’economia che ruota solo attorno ai 104 progetti PNRR e PNC Aree Sisma, senza un piano di ricaduta ordinaria. «Risultano gravemente insufficienti gli stanziamenti su Turismo e Sviluppo Economico – scrivono ancora -: capitoli che avrebbero dovuto raccontare l’orizzonte socio-economico oltre la vetrina culturale, ma che invece restano micro-voci simboliche».

Di tutt’altra visione i capigruppo di maggioranza, che presentano invece l’atto come un risultato di grande rilievo, testimonianza di «solidità politica» e «unità di visione», sottolineando come L’Aquila sia tra le prime amministrazioni in Italia ad approvare il bilancio con tale anticipo.

Scimia definisce il bilancio una «scelta politica chiara»: continuare a far crescere L’Aquila con una visione moderna e ambiziosa.

Alessandro Maccarone (L’Aquila Protagonista), da parte sua, evidenzia i 104 progetti finanziati e le misure a sostegno degli studenti, come l’esenzione TARI per gli universitari fuori sede. Fabio Frullo (UDC) sottolinea gli investimenti, inclusi i 2 milioni per le perdite delle partecipate, 1 milione per i rinnovi contrattuali e l’attenzione alla sicurezza con l’installazione di 1000 telecamere. E ancora, la Scuola Nazionale della Pubblica Amministrazione, la Scuola Nazionale dei Vigili del Fuoco e la riqualificazione dell’area Case di Sant’Antonio.

Una nota positiva condivisa da entrambe le parti è, invece, l’apertura del sindaco (su proposta dell’opposizione) a stanziare risorse specifiche per la cultura nei quartieri e nelle frazioni e l’estensione della misura di riduzione TARI al 25% a tutti i quartieri della città, oltre che alle frazioni.

La “partita vera” è tuttavia rinviata a gennaio, dopo l’approvazione del Bilancio nazionale.