03 Dicembre 2025 - 11:23:18
di Tommaso Cotellessa
Intelligenza artificiale e diritto del lavoro sono stati i temi al centro del seminario di studi organizzato dall’Università degli Studi dell’Aquila, svoltosi all’interno del Centro Congressi “Luigi Zordan” che di affaccia su Piazza San Basilio.
La frontiera dell’intelligenza artificiale, oggi al centro del dibattito scientifico interdisciplinare, appare destinata a rappresentare una trasformazione profonda tanto in ambito sociale quanto nel settore lavorativo. Proprio per questo il seminario ha voluto affrontare le principali questioni giuslavoristiche sollevate dai sistemi algoritmici, analizzandone l’opacità e passando in rassegna le soluzioni di policy già adottate o in via di definizione a livello nazionale ed europeo. L’obiettivo dei relatori è stato quello di interrogarsi sull’avanzamento tecnologico, individuando eventuali correttivi alle dinamiche distorsive che possono minacciare la protezione del lavoro.

Tra gli interventi più rilevanti è stato segnalato quello del professor Lorenzo Zoppoli, docente ordinario di Diritto del lavoro dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila, professor Fabio Graziosi, del professor Vincenzo Stornelli, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale, dell’Informazione e di Economia, e del professor Marco Valente, Presidente del Consiglio di Area Didattica di Economia, si sono susseguiti numerosi contributi accademici. Tra questi, le relazioni della professoressa Laura Tebano, dedicata alla dimensione collettiva e al management algoritmico, del professor Vincenzo Luciani sul tema dei licenziamenti e delle decisioni automatizzate, della professoressa Lina Del Vecchio in merito alla responsabilità medica nell’era dell’AI, della ricercatrice Luisa Monterossi sul rapporto tra intelligenza artificiale e appalti, e del dottorando Gianfranco Peluso riguardo alla tutela preventiva dei diritti fondamentali. Ha concluso i lavori il professor Pietro Lambertucci, già ordinario di Diritto del lavoro presso l’Ateneo aquilano.
Ad evidenziare la necessità e l’urgenza di affrontar queste tematiche è stato il professor Stornelli che ha sottolineato quanto intelligenza artificiale e lavoro sembrino temi distanti ma che invece si fanno sempre più vicini:

«Viviamo un momento storico in cui la tecnologia si trova ad una chiave di volta senza che si conoscano i prossimi sviluppi, l’etica del lavoro in questo contesto non deve limitare il progresso ma garantire la dignità del lavoratore e garantire la sua giusta e corretta collocazione. L’Ia rivoluzionerà molte delle attuali competenze come e deve farlo è deve ancora essere ben chiarito. Sicuramente alcune professioni andranno sostituite ma in questo contesto bisogna essere bravi a lasciare l’ultima parola all’uomo».
Dello stesso avviso è stato anche l’intervento del professor Zoppoli che ha messo in luce quanto il rapporto tra diritto del lavoro e tecnologia sia stretto e importante: «l’intelligenza artificiale è l’ultima tappa di un evoluzione tecnologica rapidissima di questi ultimi 15 anni. Il diritto del lavoro è da sempre intessuto di tecnologia ed oggi si trova ad affrontare un processo epocale».
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